Dopo un’attesa durata quasi un anno, dopo un periodo di inattività che ha messo davvero alla prova la sopravvivenza di tutto il mondo dello sport, il calcio giovanile si accinge a ripartire. Il settore giovanile scolastico della Figc ha infatti stabilito che a partire da questo sabato potranno ufficialmente prendere il via l’attività giovanile delle categorie di base, tenendo naturalmente conto delle misure indicate dal protocollo sanitario. Fino al primo giugno non è prevista la presenza del pubblico e per il momento non si potranno utilizzare gli spogliatoi. Fissati in particolare due appuntamenti: il torneo Esordienti Fair play dedicato agli under 13 ed il #Grassroots Challenge, rivolto invece ai Pulcini. La partecipazione sarà del tutto volontaria, ad discrezione delle varie società. Si potranno anche organizzare amichevoli e tornei, sempre a porte chiuse, per le altre categorie. Segnali di ripresa per il nostro calcio, sebbene il divieto di utilizzare gli spogliatoi, complichi leggermente l’organizzazione delle attività da parte degli allenatori e dei dirigenti delle compagini del territorio lomellino. Abbiamo saputo che da questo fine settimana si potranno organizzare amichevoli e tornei per i settori giovanili – spiega il direttore generale del Garlasco Gaetano Muscatelli – ma considerando il divieto che tutt’ora sussiste nell’utilizzare gli spogliatoi, preferiamo non rischiare. Faremo allenare i nostri ragazzi questo è certo, perché hanno bisogno di tornare ad indossare gli scarpini. Due settimane fa, di sabato i 2005 ed i 2006 hanno dato vita ad un allenamento in forma congiunta, con un livello di altissima intensità. Vedremo come la situazione si evolverà nei prossimi giorni. Resteremo in attesa di ulteriori comunicazioni dall’alto. Il nostro calcio comunque verteva in condizioni ardue ancor prima che arrivasse il Covid, figuriamoci ora. Le varie squadre dovranno prestare attenzione e fare bene i conti, perché in mancanza di pubblico e di sponsor, le entrate saranno davvero minime. Mi auguro che questo momento, possa presto concludersi”. “Abbiamo fatto ricominciare gli allenamenti dei bambini – afferma il numero uno del Lomellina Calcio Marco Cominato (nella foto) – anche se non si possono ancora utilizzare docce e spogliatoi. Quando sarà possibile aprire le porte ai parenti ed agli amici dei nostri ragazzi, prenderemo in considerazione l’idea di organizzare qualche amichevole oppure quella di partecipare a qualche minitorneo. Dato che per il momento non avrebbe senso invitare delle società senza poter garantire loro un servizio quale l’uso dello spogliatoio, preferiamo rimandare il discorso a quando ci verrà dato il via libera su tutto. Quando, potendo anche aprire le porte al pubblico, avremo modo di ricominciare a battere cassa. Aspetteremo che la Federazione ci comunichi altre novità. Nel frattempo, il fatto che i ragazzini abbiano iniziato a muovere le gambe dopo tanti mesi, rappresenta un fattore positivo. Il nostro calcio deve ripartire dalla passione e dalla forza di volontà dei più giovani. Sono certo che riusciremo a lasciarci tutto questo alle spalle. E che torneremo ad assaporare il calcio nella sua totalità”. “I nostri allenamenti continuano con la differenza che si potrà essere un po’ più liberi riguardo alla gestione dei ragazzi sui campi – delinea il vicepresidente del Città di Vigevano Andrea Sala - senza comunque l’uso dello spogliatoio. Nello specifico, si alleneranno tutte le annate, dai più piccoli alla Juniores, tranne la prima squadra. Per quanto riguardano eventuali tornei, stiamo vedendo che alcune società si stanno già muovendo per organizzare qualcosa, ma da parte nostra, cercheremo di stare cauti. Riteniamo infatti che oramai si debba pensare a settembre per una più corretta ripartenza, comunque vedremo. Nel caso ci fosse la possibilità, magari creeremo qualche incontro interno con i nostri gruppi per fargli riassaporare il gusto della sfida. Sperando finalmente che sia la volta buona e non arrivino più ulteriori stop. I campionati di tutte le annate devono ripartire, è questo il nostro più grande desiderio. Ed è questo ciò di cui hanno bisogno i ragazzi”. Edoardo Vare