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BASIGLIO - Se i primi due impegni in calendario erano, tutto sommato, abbordabili, il match in trasferta a Basiglio presentava già delle difficoltà oggettive ben più ardue da superare. I padroni di casa partono con un break di 8-0, ma nella prima metà della seconda frazione gli ospiti si risvegliano e si portano a contatto (19-17), poi Milano3 fa leva su ciò che manca del tutto ai giovanissimi antagonisti, l’esperienza, e costruisce sull’asse Colombo-Iacono un nuovo vantaggio che si attesta sulla decina di punti (33-23 all’intervallo). Dopo la pausa Iacono si diverte con due triple in fila che fanno lievitare il divario (+14, 41-27), Si procede su questa falsariga fino alla metà dell’ultimo quarto, in cui Mortara dà fondo a tutte le sue energie portandosi a -4 (50-46) con Bonesso (partito male, ma ripresosi con grinta) in evidenza. Coach Pugliese, allarmato, chiama time out, e i suoi reagiscono con un parziale di 10-0, per gran parte frutto dei lampi di classe dell’unico vero top player dei biancorossi, Michael Iacono, che chiuderà a quota 3° (con il 73% da due e l’80%, 4/5, da tre). “Quest’anno, alla fine di ogni partita, mi sa che partirà in automatico sempre lo stesso disco – commenta serafico Alfonso Zanellati – il ritornello è sempre il solito, anche sabato abbiamo colto, qua e là, qualche segnale di miglioramento, ma quello che serve è la continuità. Stavolta sono stati Lonati e Andrea Facchi a fare decisamente bene, ma se non replicheranno sabato prossimo la stessa buona prestazione, non si potrà parlare seriamente di una crescita in atto, e continueremo a non avere in mano niente. D’altra parte, sono tutti giovani di belle speranze, ai quali non mi stanco mai di fare tanti bei discorsi sulla necessità di costruirsi una mentalità, una personalità da autentici giocatori. Ma sapevamo prima ancora di partire che quest’anno sarebbe stato così, l’importante sarà trarre le somme alla fine, sperando di ricavare qualche certezza. Mattia Sacchi ha voluto rientrare dopo l’infortunio, e io l’ho lasciato provare, ma era evidente che il suo problema alla caviglia è tutt’altro che risolto. Il suo tipo di gioco ha bisogno del massimo dell’energia per potersi esprimere e, quando la forma fisica non ti supporta, e non hai più di un allenamento e mezzo nelle gambe, in campo ti risulta impossibile essere esplosivo. E’ stato bravo Lonati, a catturare rimbalzi posizionandosi al posto giusto al momento giusto, aggiungendo qualche stoppata e i suoi “canestrini” che si sono rivelati molto preziosi, ora si tratta di proseguire su questa stessa strada. Da segnalare anche l’assenza di Daniel Muzio, anche la mancanza dei suoi centimetri si è fatta sentire, ma, tutto sommato, è stato un match combattuto, e la bella reazione che ci ha portati a -4 a metà dell’ultimo quarto mi è piaciuta. Sabato ci attende Saronno un’avversaria di caratura ben più elevata, contro la quale dovremo fare l’impossibile per non sfigurare”.Nevina Andre