MEDE – Ha amato la pallavolo fino all’ultimo. Tanti piangono Paolo Chiodi (nella foto), portato via a soli 55 anni da una malattia che si trascinava da tempo. Si è spento nella notte tra sabato e domenica. I suoi funerali si sono tenuti ieri, martedì 16 marzo nella chiesa parrocchiale della sua Mede. Chiodi, detto “la Treccani del volley” per la sua conoscenza sconfinata dell’argomento, fino a quando ha potuto non si perdeva una partita. Lo ricorda Franco Mugni, presidente della Rins Mede che era anche cugino di Chiodi. “Il telefonino di Paolo – dice – avrà avuto 5 o 6 mila contatti tra presidenti delle varie società, giocatori e tifosi. Nel baule dell’auto aveva di tutto, compresi i fogli coi regolamenti. La passione era totale. Ha iniziato come giocatore nel 1982 con noi, poi ha anche allenato. Le strade tra lui e la Rins si sono divise undici anni dopo, ma l’amicizia è rimasta intatta”. Una carriera che ha portato Paolo Chiodi anche all’Eurotarget di Sannazzaro. Con lui al timone conquistò la storica promozione in B1. “Ci ha sempre dato una mano – prosegue Mugni – per organizzare le commemorazioni di Pierino Grazioli, storico fondatore e presidente della società locale. Sapevamo che dove c’era una partita o un evento, c’era lui. Le sue apparizioni si sono via via diradate, ma anche quando già non poteva più guidare l’auto trovava il modo di essere con noi. Mancherà a tutti”. Paolo Chiodi, nato nel 1965, lascia il fratello Giampietro e i nipoti Giulia e Fabio. Davide Mania