Login / Abbonati

Solitamente si dice che “l’erba del vicino è sempre più verde”… ma talvolta diventa anche molto “invadente”, tanto da richiede l’intervento della Polizia locale che nei giorni scorsi ha già recapitato alcune lettere che avvisano i cittadini. Il testo della missiva è chiaro: corre l’obbligo di estirpare le piante infestanti anche fuori dalla proprietà privata. Altrimenti si rischia una sanzione amministrativa.
Il caso riguarda tutte le erbacce che crescono lungo il proprio muro di cinta a fronte strada. Una norma comunale che è in vigore sin dal 2008, ma che in pratica non è mai stata fatta rispettare. Ora l’amministrazione punta su un’assunzione di responsabilità da parte dei cittadini. Che non devono fare altro che rispettare il regolamento comunale vigente. Anche se in pochi ne conoscono tutti gli aspetti. Tra questi c’è anche l’obbligo di “estirpare l’erba al di fuori della proprietà privata, lungo tutto il fronte dello stabile ed i relativi muri di cinta che si affacciano sulla pubblica via”.
Così alcuni cittadini hanno già trovato nella buca delle lettere una lettera firmata dal comandante Davide Curti. Le missive non sono state inviate a caso. Sono l’esito di un controllo da parte delle forze dell’ordine. Poi c’è stato l’invio delle lettere che recitano: “Egregio signore/a, in ottica collaborativa volta alla sensibilizzazione della cittadinanza sul rispetto di alcune norme contenute nel regolamento di Polizia urbana, rammentiamo che in qualità di  proprietario/conduttore dello stabile che occupa, ha il compito di mantenere i giardini e le aree verdi in genere, pulite ed in corretto stato di manutenzione al fine di prevenire incendi e rischi igienico-sanitari; evitando altresì l’accumulo di materiali in disuso di vario tipo, nonché veicoli in stato di abbandono”.
A questo scopo i cittadini sono chiamati a regolare le siepi “vive” delle aree private in modo da non restringere le strade o i marciapiedi. Per questo devono essere mantenute “a filo” della recinzione. E’ sempre così. Ma non sempre la prescrizione è stata fatta rispettare. Adesso la “musica” è cambiata. Il mancato rispetto delle norme, prosegue la missiva, comporta l’emissione di una sanzione amministrativa. 

Luca Degrandi