Scout: la colonia di castorini “Acqua azzurra Mortara 1” arricchisce i ranghi della famiglia Agesci
Semmai costruiranno ponti, piuttosto che dighe. Perché è meglio unire che separare, in particolare quando si parla di scoutismo. La colonia di castorini “Acqua azzurra Mortara 1” si è costituita ufficialmente quest’anno all’interno del gruppo scout Agesci. Presenti da tempo a fianco al gruppo come marmottine, infatti, i giovanissimi dai cinque ai sette anni sono ora parte dell’Associazione italiana castorini (Aic), sorta negli anni ’80 e che ora affianca il movimento Agesci per i più piccoli, con un attività educativa affidata a capi Agesci formati ed autorizzati. Sono loro la principale novità dell’anno scoutistico Agesci che volge al termine, anche se come da tradizione l’attività proseguirà anche nei mesi estivi. Anzi, si può dire che con la belle stagione arrivi anche il bello del divertimento per i giovani mortaresi, che intanto si preparano a un significativo appuntamento di aggregazione che coinvolgerà tutti. Grandi, piccoli e anche i genitori.
“Sabato 27 e domenica 28 maggio - illustrano dagli Agesci - saremo a Cozzo presso la “Casa delle sorelle della carità”, vicina al piccolo santuario mariano, e qui pernotteremo, chi in casa, chi in tende che ospiteranno anche i genitori. Il grande gioco coinvolgerà tutti i presenti suddivisi in squadriglie miste di piccoli e grandi con genitori ed anche i nostri Castorini”.
L’idea di costituire all’interno del gruppo mortarese la colonia “Acqua azzurra Mortara 1” finalmente è concretamente realizzata. A livello globale, i Castorini nascono negli anni ’70 in Canada, paese ricco di foreste e popolato da folte colonie di castori, animali cari ai bambini, e da qui l’ambientazione e la denominazione. Il “Castorismo” adotta quindi un linguaggio ed un ambiente fantastico che riprende la vita del castoro. Il piccolo gruppo si chiama “colonia”, l’uscita è “nuotata”, il Totem, in uso nella branca Lupetti dagli 8 ai 12 anni, qui è sostituito dal “ Grande castoro bruno” che non va mai in uscita, ma rimane in sede chiamata “diga”. I castorini, anziché il fazzolettone, simbolo della promessa scout e di appartenenza al gruppo, portano la coda che cambia di colore nel passaggio graduale da “giovane castoro” a “castoro saggio”. Come gli scout, ovviamente i castorini vivono momenti di catechesi, propri dello scoutismo cattolico. Dopo l’appuntamento in calendario per il fine settimana a Cozzo, gli scout Agesci si ritroveranno nuovamente martedì prossimo, 30 maggio, alle 21 presso la sede all’oratorio “Cappa Ricci”. La recita del Santo Rosario davanti alla Madonna degli scout concluderà ufficialmente la stagione.
Le attività però non si fermano: durante i mesi estivi, infatti, sono già programmati i camp riservati a Branco, Reparto e per i fratelli maggiori del clan alle Route, ovvero la particolare tipologia di campeggio estivo caratterizzata da un cammino che perdura per tutto il periodo del campo. In questo caso, il percorso compiuto si trova a rivestire un’importanza maggiore rispetto alla meta geografica prefissata Branche e Castorini interromperanno poi momentaneamente le rispettive attività consuete con la fine del mese di maggio.
“L’appuntamento per la nuova stagione scoutistica - concludono dagli Agesci - che estendiamo a tutti i giovani che volessero intraprendere il percorso dello scoutismo, è per il mese di settembre”. Il quartier generale, o meglio dire sede o “diga” è come sempre il villaggio Cappa Ricci, aperto ogni sabato pomeriggio, dalle 15 alle 18 da settembre a maggio compresi.
Riccardo Carena