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Via anche le macerie da via Trento. L’intervento per la rimozione dei rifiuti è andato in scena nella giornata di martedì 18 luglio, e ha un costo di 10mila euro. E' stata eseguita dalla LC scavi di Cilavegna. A pagare il conto è il Comune. Come era prevedibile, nonostante l’ordinanza per la rimozione dei rifiuti del caseggiato demolito in via Trento, i privati non hanno mosso un dito. Tuttavia l’ordinanza era un passaggio necessario per arrivare a questa seconda fase che implica l’intervento diretto dell’ente pubblico. Poi gli inquilini del municipio di piazza Martiri della Libertà proveranno a recuperare le somme spese. Non sarà facile.
Gli eredi diretti dell’ormai ex rudere di via Trento non hanno mai accettato l’eredità. Ma nemmeno l’hanno rifiutata. E l’area resta una sorta di “terra di nessuno”. Qualora l’eredità dovesse essere rifiutata l’area entrerà in possesso del demanio. È lo scenario più probabile. In quel caso tutte le spese resterebbero in capo al Comune che, però, potrebbe vendere il terreno per coprire i costi sostenuti prima per la demolizione e poi per lo smaltimento delle macerie. L’edificio pericolante era stato demolito per ragioni di sicurezza il 15 novembre 2022.
“È una vera fortuna che lo stabile non sia crollato prima – ricorda l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Olivelli - infatti la calce non teneva più e il muro si è sbriciolato con estrema facilità. Con l’intervento di questi giorni proseguiamo nell’azione di messa in sicurezza della zona. Un’area che per anni è stata semplicemente transennata pur presentando evidenti pericoli per pedoni e automobilisti”.

Luca Degrandi