Caso Cortellona: Rifondazione va all’attacco dell’aumento delle rette alla casa di riposo
Caro-Cortellona, quanto mi costi? La domanda è retorica, ma il problema concretissimo. E a sollevare il “caso” dell’aumento delle rette presso la casa di riposo “alceste Cortellona” è Teresio Forti, esponente locale del Partito della rifondazione comunista. Sua la protesta e la denuncia.
“Anche l’attuale gestione nominata dal sindaco Ettore Gerosa della casa di riposo Alceste Cortellona presenta aspetti negativi. Innanzitutto – spiega Teresio Forti - la questione delle rette. L’aumento delle rette deliberato recentemente dal consiglio d’amministrazione dell’Istituto è molto rilevante e varia da mille e 460 euro in più all’anno a mille e 800 euro in più. È un aggravio molto pesante per gli ospiti e/o per i loro famigliari. Naturalmente ci si giustifica con le solite questioni: caro energia, inflazione, ecc. Ci sono certamente questi fenomeni, ma un’istituzione storica come la casa di riposo Alceste Cortellona deve tenere conto che questi rincari aggraveranno la situazione di molte persone in quanto la situazione sociale è in grave deterioramento. Se l’ente ha difficoltà finanziarie, per ottenere lo scopo di non aumentare le rette, proponiamo che il Comune di Mortara che, attraverso il sindaco, nomina i componenti del consiglio di amministrazione, intervenga, magari con un contributo. Sappiamo che gli enti locali sono tutti con bilanci “stringati” a causa dei tagli dei vari Governi, compreso quest’ultimo alla finanza locale, ma si potrebbe, risparmiando spese eccessive (un esempio quelle sulla sagra) o non urgenti, vedere di venire incontro alle famiglie non aumentando le rette. Un’altra problematica di cui ci è giunta la segnalazione, riguarda i lavori iniziati e non terminati alla casa di riposo. I lavori iniziati dalla precedente gestione sono fermi e la situazione crea ovviamente disagi per gli ospiti e per il personale. Infine: continuiamo a rivendicare l’istituzione del Comitato parenti, sempre rifiutata dal presidente precedente, ma che riteniamo utilissimo per contribuire al miglioramento delle condizioni delle/degli ospiti e in generale dell’andamento dell’istituto”.
La Fondazione, nel 2004, è diventato ente di diritto privato. Ci fu anche il voto del consiglio comunale al quale, all’epoca, il Prc si oppose. “Soprattutto in questi tempi di crisi – conclude Teresio Forti - la casa di riposo è di fatto un bene comune della città e non può essere gestita semplicemente come una un’azienda e le logiche del profitto”.
Luca Degrandi