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MORTARA - Manca un firma per “salvare” il marchio Igp del salame d’oca di Mortara. Il consorzio di tutela è impigliato nella ragnatela della burocrazia italiana, ma sembra vedere la luce in fondo al tunnel. Un anno fa lo stesso consorzio presentò la domanda di modifica del disciplinare, poi modificata nel mese di luglio. I produttori del celebre insaccato mortarese erano infatti chiamati a fare i conti con la mancanza di oche. Il disciplinare del 2004 mette rigidi paletti sulle carni di oca e di suino utilizzate per il salame “made in Mortara”. Secondo il disciplinare le oche devono essere nate, allevate e macellate nell’ambito territoriale delle seguenti regioni: Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Veneto, Trentino - Alto Adige, Friuli - Venezia Giulia. Oggi, però, i produttori devono fare i conti con la mancanza di oche nate in Italia. Può sembrare strano, ma è così. “Fondamentalmente il nostro problema è legato all’influenza aviaria. – spiega Franco Tolasi (nella foto), presidente del consorzio – Attualmente, nei territori indicati dal disciplinare, sono presenti due incubatoi: uno non schiude più, mentre l’altro non è sufficiente per le nostre necessità. Appare così evidente che le oche utilizzate per la produzione del nostro salame sono allevate e macellate nelle regioni indicate dal disciplinare, ma non possono essere nate in Italia: qui il pulcino può arrivare dopo due o tre giorni di vita. Attualmente siamo in possesso delle dichiarazioni degli allevamenti che certificano questo fatto, ma il Ministero chiede anche la dichiarazione di Ats che attesti questa situazione”. Nello scorso mese di luglio, sul bollettino ufficiale di Regione Lombardia, è stata pubblicata la proposta del nuovo disciplinare di produzione del Salame d’Oca di Mortara. Una modifica resa necessaria per adeguare il disciplinare stesso ai sopravvenuti mutamenti della normativa relativa ai sistemi di qualità certificata, del sistema di produzione della materia prima e del processo di trasformazione specifici della indicazione geografica registrata. In particolare, le modifiche riguardano: la descrizione del prodotto, la prova all’origine, il metodo di produzione e l’etichettatura.