Mortara, energia pulita: venerdì a Casa madre con Paolo Redo Bianchi
Energia pulita per tutti… un miraggio o una possibilità concreta? Se ne parlerà venerdì 19 aprile alle 21, nel salone Ulivo di Casa Madre, nell’ambito del ciclo di conferenze sul tema “Questa è casa tua: uno sguardo sull’ambiente”.
L’iniziativa è nata dall’Azione cattolica locale, è promossa e sostenuta dagli scout Masci, dall’associazione Ex alunni e amici dell’Omodeo e dai ragazzi del Gruppo giovani Snpx, e si rivolge a quanti desiderino approfondire le conoscenze sull’emergenza ambientale e pensino che anche il singolo cittadino abbia parte attiva nella cura e nel rispetto della nostra casa comune.
Dopo il primo incontro di venerdì 5 aprile, relatore l’ingegner Pier Carlo Anglese sul tema “Acqua… quando ce n’è troppa”, sarà la volta di Paolo Redo Bianchi, giovane ingegnere mortarese, che interverrà sul tema “Energia pulita per tutti. Si può?”. Questo ciclo di tre conferenze rappresenta una nuova e bella collaborazione tra alcune realtà mortaresi nel nome di una sensibilizzazione, che esprime l’impegno civico e sociale, in uno sforzo comune per conoscere le tematiche ambientali e confrontarsi su di esse, come premessa di un agire responsabile. “La professionalità dei tre relatori si è formata sul campo, a partire da una preparazione scolastica iniziata nel liceo scientifico Omodeo. La gratitudine nei confronti della loro disponibilità a svolgere un servizio formativo per giovani e adulti del territorio si unisce all’auspicio che la proposta incontri l’interesse di tanti che, preoccupati per l’emergenza climatica, non rinunciano all’informazione e alla volontà di coinvolgersi personalmente. - spiega Reda Maria Furlano - Dalle tre serate potrà nascere un’azione concreta comune in difesa dell’ambiente, magari per lo stesso mese di maggio con l’organizzazione di una giornata d’impegno”. L’ultimo appuntamento in calendario si terrà il prossimo 10 maggio, sempre alle 21, e avrà il compito di analizzare lo smaltimento dei rifiuti grazie all’esperienza dell’ingegner Carlo Cocino.