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MORTARA - Quarant’anni e non sentirli. Il Palio di Mortara celebra il mondo Anffas e lo fa in occasione del quarantesimo anniversario della sua fondazione in città. Il drappo, che andrà in premio alla contrada che vincerà la grande sfida dell’ultima domenica di settembre, celebrerà questo significativo anniversario e sarà realizzato proprio dai ragazzi di Anffas che partecipano alle attività del laboratorio artistico curato da Chantal Passarella.
“Le contrade, durante l’ultima assemblea, si sono pronunciate all’unanimità in questa direzione. – spiega Vittorio Orsina, presidente del Magistrato delle Contrade – Riteniamo giusto e doveroso omaggiare una realtà molto importante della nostra città, una associazione che affianca molte famiglie del nostro territorio garantendo un supporto di fondamentale importanza”. 
Il Palio è anche questo, uno strumento per “legare” le varie realtà cittadine, mettendole in luce e valorizzarle. Anche quando queste realtà, possono sembrare lontane dal “mondo Palio”. 
Anffas Mortara e Lomellina è stata appunto fondata nel 1984 come costola di Anffas nazionale: in città ebbe impegnati in prima linea personaggi come Annibale Acerbi e Pierangelo Martinoli. Un anno più tardi, da Anffas è nata la cooperativa Come Noi, mentre vent’anni più tardi è nata anche la fondazione Dopo di Noi. Queste tre realtà costituiscono il mondo Anffas in città e nel territorio lomellino: la cooperativa è il braccio operativo di Anffas, mentre la fondazione, di fatto, è la cassaforte dell’associazione. 
Nei primi anni di vita, Anffas riesce a censire le famiglie lomelline con casi di disabilità, offre servizi diurni di ospitalità e assistenza grazie a personale qualificato e molti volontari. In più viene affrontato un tema fondamentale per molte famiglie: il “dopo di noi”. Questo problema viene interpretato come una sfida e l’associazione si lancia nella realizzazione del centro polifunzionale in via Mirabelli. Culmine dell’impegno associativo è stata la realizzazione del progetto residenziale di vita indipendente. Il primo esempio è stato quello di “A casa di Luca”, realizzato con la fondamentale collaborazione della famiglia Farina, a Parona, per arrivare poi alla recentissima realizzazione del progetto “A casa mia” in via Mirabelli. È evidente che in questi casi è stata di capitale importanza la partecipazione e l’assistenza della fondazione Dopo di noi che ha saputo farsi carico dei notevoli costi di realizzazione di queste strutture. 
Così le sei contrade vogliono rendere il giusto omaggio a chi si è impegnato fortemente per Mortara. A chi affronta quotidianamente la vita con il sorriso sulle labbra per garantire risposte concrete a quella che, in assenza di Anffas, sarebbe stata un’emergenza sociale. L’associazione nata in città nel 1984 ha portato la disabilità per le strade di Mortara, ha permesso ai mortaresi di conoscere quanto sono straordinari i ragazzi di Anffas e di apprezzarne la loro infinita umanità. E anche i loro talenti. E proprio con il loro talento artistico andranno a realizzare l’ambito premio per la contrada che si aggiudicherà il Palio di domenica 29 settembre.
“La nostra proposta è stata accolta con entusiasmo e la giovane artista Chantal Passarella si è immediatamente messa all’opera con i suoi ragazzi. – aggiunge Vittorio Orsina – Non abbiamo posto vincoli particolari se non quello del tema, ma la tecnica è libera. Così i ragazzi potranno dare libero sfogo alla loro creatività sotto la guida esperta di Chantal Passarella. Ora non ci resta che aspettare con curiosità il drappo che sarà svelato sabato 14 settembre”.