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VIGEVANO – Il convegno «Con i piedi nell’acqua. Donna, canto e lavoro in risaia» vuole valorizzare i repertori di canto e le memorie della risaia. Sabato, alle 15, l’appuntamento nel ridotto del teatro Cagnoni di corso Vittorio Emanuele II è promosso dall’associazione culturale Barabàn con Rete Cultura Vigevano, Società storica vigevanese, Museo di arte e tradizione contadina di Olevano, Pro loco di Santa Margherita Staffora e Centro ricerca etnomusica e oralità (Creo) di Torino. Al centro del progetto c’è la donna, il suo repertorio vocale che scandiva ritmi di lavoro e segnava particolari momenti rituali (come la partenza o la «curmàia» o «curmà», la festa di fine monda) e il suo vissuto in risaia, un vissuto faticoso, ma anche un’occasione irripetibile d’incontro ricca di esperienze di socializzazione, emancipazione e crescita culturale. Incrociando studi, documenti audio, video e riflessioni, vari ricercatori, etnografi, etnomusicologici lombardi e del Creo (Maria Antonietta Arrigoni, Marco Savini, Franco Castelli, Emilio Jona, Alberto Lovatto, Chiara Ferrari, Elena Piccini, Patrizia Piccini, Giuliano Grasso e Aurelio Citelli) tracceranno una panoramica delle ricerche dei repertori di monda e tratteranno le tematiche donna-canto-lavoro sotto il profilo etnografico ed etnomusicale, le condizioni di vita in risaia e la ritualità offrendo anche contributi sulla figura della donna-lavoratrice nell’iconografia storica. Oltre a mettere in luce figure di donne lomelline e dell’Oltrepò Pavese che hanno lasciato repertori e testimonianze significative (Giovanna Nobili e Eva Tagliani, in particolare), il convegno sarà l’occasione per gettare uno sguardo sul ruolo della donna nella canzone popolare e nel folk, e soprattutto per rievocare l’attività dei cori di ex mondine lomelline, che fra gli anni Ottanta e i primi anni Duemila hanno fatto un apprezzabile lavoro di ricostruzione del repertorio di risaia e un’intensa attività concertistica. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.  Alle 21 l’auditorium San Dionigi ospiterà la seconda parte della giornata amarcord: lo spettacolo musicale «Curmàia, siur padron - Canti, storie e riti della risaia» con Barabàn e il coro, storie, canti, fogli volanti e letture di testimonianze di ex mondine raccolte da Maria Antonietta Arrigoni e Marco Savini, lette da Alice Cazzaniga e Maddalena Soler. Attraverso canti, musiche e memorie, il concerto sarà un viaggio emozionante nel mondo della risaia, in quell’universo di voci di donne, riti, lavoro, fatica, lotte e rivendicazioni che costituisce un «bene» culturale distintivo del Vigevanasco e della Lomellina, e un patrimonio rilevante per la storia sociale del Nord Italia e della condizione femminile.

Umberto De Agostino