La leggendaria storia del pugile Gino Cattaneo nel volume del gruppo guidato da Renato Rota
MEDE – «Un medese sul trono d’Europa». La storia di Gino Cattaneo, grande pugile degli anni Trenta, rivive grazie al volume scritto pubblicato dall’associazione «Gruppo Alpini Generale Medaglia d’oro Franco Magnani» di Mede, guidato da Renato Rota. Un volume collettivo, senza un autore specifico. Dopo una lunga gestazione verrà presentato sabato 16 novembre alle 15 e 30 nella sala verde del castello Sangiuliani. Oltre al presentatore Stefano Leva (presidente della fondazione «Istituzioni Riunite» di Mede) ci saranno tre ospiti d’onore: Cosimo Pinto (nella foto in alto a destra), campione olimpico di pugilato nel 1964, Mario Armano (nella foto in basso a destra, oro nel 1968) e Vincenzo Belcastro (accanto a Cosimo Pinto), campione europeo e italiano. L’ingresso è libero, l’incontro è realizzato in collaborazione con l’associazione culturale «Brunoldi Ceci» di Sartirana. Nato nel 1914 a Mede, morto nel 1989 a Garbagnate Milanese, dove si era trasferito, Cattaneo è stato campione italiano ed europeo dei pesi gallo. La famiglia si era spostata poco dopo la sua nascita a Milano. Si tratta di uno dei pochi pugili italiani arrivati a disputare 183 combattimenti. «Davanti a lui nella storia della boxe nostrana - si apprende sfogliando queste pagine - ci sono soltanto Saverio Turiello e Gino Bondavalli. Cattaneo passò al professionismo sportivo nell’agosto del 1933 ed il suo debutto avvenne il 27 agosto di quell’anno, al campo comunale di Mede, contro Aurelio De Marchi. Vinse l’incontro per k.o. tecnico. Divenne campione italiano dei pesi gallo nell’incontro disputato al teatro Reinach di Parma il 17 gennaio 1935 contro il riminese Edelweiss Rodriguez, con il quale aveva pareggiato due mesi prima. Poi una bellissima carriera culminata il 25 novembre del 1939 alla Deutschlandhalle di Charlottenburg, ora quartiere di Berlino: lì ha strappato la cintura europea dei pesi gallo al tedesco Ernst Weiss». L’ultimo incontro a Mede è avvenuto il 25 agosto 1945 in occasione della «Quarta duminca», la festa patronale di Mede, contro Enrico Gallipoli. Vinse Cattaneo ai punti, sulla distanza delle otto riprese. La carriera ormai in declino si è conclusa due anni dopo a Ravenna. Sono passati quasi ottant’anni, ma gli appassionati lo ricorderanno per sempre e anche la sua città, che gli aveva già dedicato una piazza antistante il palazzetto dello sport.
Davide Maniaci