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MORTARA - Suore missionarie, beneficenza, fotografia e tanto altro ancora in programma per sabato 30 novembre in occasione della cena benefica organizzata dall’associazione «Amici di padre Francesco Pianzola» presso l’istituto delle Suore missionarie dell’Immacolata regina della pace, che si può trovare al numero civico 2 di via Baluardo Santa Chiara a Mortara.
“La serata sarà suddivisa in quattro momenti principali - spiega la presidente dell’associazione Maria Angela Paesan - in un primo momento una suora pianzolina presenterà la congregazione, successivamente io stessa presenterò l’associazione, raccontando gli obiettivi e i traguardi raggiunti grazie alle offerte ricevute. Una volta finita la mia presentazione ci sarà un momento più leggero, in cui verrà mostrato ai presenti il racconto fotografico «Viaggio nelle terre di Gengis Khan» contenente diverse fotografie commentate di un viaggio in Mongolia compiuto da un amico appassionato di fotografia. In conclusione ci sarà un buffet che si svolgerà in maniera molto informale ed amichevole. Il ricavato della serata verrà interamente devoluto alle case delle missioni pianzoline situate in Africa - più precisamente in Burkina Faso e Mali - e in Brasile”. Ciò è previsto dallo stesso statuto dell’associazione, che impone il versamento di offerte e donazioni ai soli enti guidati dalla presenza proprio di una suora pianzolina.
“La nostra associazione è nata nel 2008 - racconta la presidente - fino al 2023 era una onlus, a partire dallo scorso anno è diventata una ODV-ETS. - cioè un’associazione iscritta nel Registro Nazionale degli enti del Terzo settore - L’associazione il braccio operativo della congregazione delle Suore missionarie dell’Immacolata regina della pace. Ci occupiamo di sensibilizzare le persone ai bisogni delle missioni, di raccogliere fondi per i progetti indicati dalle suore e di inviare i fondi raccolti secondo le esigenze delle comunità delle suore. Queste ultime vivono tra la gente, visitano le famiglie, fanno catechismo e oratorio, accompagnando la gioventù nel percorso di crescita umana e spirituale, viaggiano in alcuni villaggi curando le persone - alcune suore essendo anche infermiere si occupano di questo aspetto in modo molto professionale - e animano gli incontri e le messe, diventando vere e proprie animatrici della comunità”.
La partecipazione ad un’iniziativa come questa può rappresentare un significativo contributo nelle opere delle suore missionarie e nella vita delle persone che queste aiutano ogni giorno.  

Edoardo Forni