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MEDE – L’allarme sociale è tangibile. Si rischiava addirittura di non riuscire a chiudere il bilancio di previsione 2025, viste le spese schizzate alle stelle in questo settore delicato, che vede sempre più famiglie chiedere aiuto per l’impossibilità, visto il carovita, di arrivare a fine mese. 
Una situazione emergenziale illustrata dall’assessore alla partita, Marco Correzzola (nella foto). 
“Affrontiamo – dichiara – aumenti molto importanti nel tema di integrazioni delle rette per anziani e disabili. Si alzano soprattutto i casi: rispetto a dodici mesi fa la cifra stanziata è maggiore di circa 73mila euro, e a fine 2023 già si alzava di 60mila rispetto all’anno precedente. In totale, poco meno di 600mila euro del prossimo bilancio di Mede verranno riservati al sociale”. 
Si conta di approvarlo in Consiglio comunale prima del 31 dicembre. Se all’inizio, come ha chiaramente specificato Marco Correzzola, si faceva addirittura fatica a redigerlo, il bilancio sano è possibile solo grazie a tagli altrove. 
“Via – prosegue l’assessore – le spese discrezionali, stop a quelle non imminenti o non importanti. Per fortuna riusciamo a non aumentare le tasse comunali. Le aliquote restano le medesime. Non chiederemo più soldi ai cittadini. L’assessore regionale Elena Lucchini aveva assicurato che verranno stanziati soldi aggiuntivi per i minori nelle comunità a carico dei Comuni. Non abbiamo per ora in previsione di inserirne altri, ma è una situazione imprevedibile”. 
Si lavora anche a un nuovo contributo alle famiglie per le rette in accordo con la fondazione «Istituzioni riunite», per i bambini che vanno all’asilo. Il contributo del laboratorio farmaceutico Sit (20mila euro da dare, tramite il Comune, a famiglie indigenti con figli che vanno a scuola), infine, ha visto meno domande del previsto. 
Sono al vaglio dei funzionari comunali: spesso gli aventi diritto, infatti, sono così ai margini che non conoscono nemmeno (o non cercano) ciò che gli spetta per alleviare il disagio.

Davide Maniaci