Camillo Colli rieletto presidente, ma Piemonte e Lombardia ora vogliono commissariare Est Sesia
Camillo Colli è stato riconfermato ieri presidente del consorzio irriguo Est Sesia dall’assemblea dei delegati riunitisi a Novara. Ma sulla sua testa pende la spada di Damocle delle Regioni Lombardia e Piemonte, che starebbero per commissariare il più grande consorzio di bonifica d’Italia con motivazioni legate ai bilanci in perdita. Da parte sua, il lomellino Colli contrattacca. “L’assemblea ha premiato la linea intrapresa dal 2020 all’insegna della trasparenza e del risanamento dell’ente – spiega – Inoltre, ha votato un versamento straordinario per la gestione della liquidità, pari a circa quattro milioni di euro, per garantire il corretto funzionamento in attesa della nomina dei revisori dei conti da parte della Regione Piemonte”.
Sono 70 i voti andati a Colli su 83 votanti (84%), provenienti da un’assemblea fortemente rinnovata in seguito a un processo elettorale che, nei mesi scorsi, aveva coinvolto oltre 25mila consorziati di Lomellina e Novarese. Discontinuità rispetto al passato con un cambiamento pari al 40% dei delegati: anche il cda è formato da sedici nuovi consiglieri su 18 totali. “In merito alle voci di un possibile commissariamento – chiarisce Colli – pare evidente che la politica stia operando in quella direzione, nonostante la chiara volontà degli associati. Stupisce che le Regioni Piemonte e Lombardia si siano mosse solo oggi, e non a sostegno del consorzio, nominando speditamente i revisori a loro spettanti per metterci nelle condizioni di approvare il bilancio presentato mesi e mesi addietro. Forse un commissariamento sarebbe stato più opportuno dieci anni fa, quando la Procura della Repubblica di Novara aveva avviato un’indagine che andava dal falso ideologico in atti pubblici alla truffa aggravata ai danni della pubblica amministrazione, al peculato, all’appropriazione indebita, alla turbata libertà degli incanti, all’abuso d’ufficio a carico dei dirigenti apicali del consorzio. Questo cda e questa presidenza stanno facendo esattamente quanto la politica avrebbe dovuto fare allora. Un eventuale commissario non potrà che fare altrettanto proseguendo sulla strada da noi tracciata”.
L’Est Sesia aveva presentato il bilancio 2023 nel giugno scorso, ma non era stato possibile approvarlo “a causa delle illegittime dimissioni del collegio dei revisori dei conti”. Ora l’assemblea si è ricompattata attorno a Colli, che può contare su una maggioranza composta da delegati lomellini: va ricordato che da due anni, cioè dalla grande siccità nelle risaie, gli agricoltori del Novarese e della Lomellina sono su posizioni molto distanti. Nell’ultimo secolo, l’Est Sesia è stato controllato dagli agricoltori novaresi, che due anni fa avevano fatto capire di non essere disposti a lasciar scendere verso la pianura lomellina la poca acqua del Canale Cavour e dei suoi diramatori. Da allora il solco fra Novara e Lomellina sembra incolmabile.
“Est Sesia è un ente privato che gestisce risorse sia pubbliche sia soprattutto private in favore degli agricoltori del territorio risicolo più importante d’Europa – conclude il presidente Colli – Gli associati si sono espressi a larghissima maggioranza conferendomi un secondo mandato: è chiara la volontà di rinnovare profondamente un ente che, per troppo tempo, è rimasto legato a un ambiente ambiguo e a un passato di malaffare. Nel corso degli ultimi quattro anni abbiamo intrapreso un deciso percorso per risollevare e risanare un ente con oltre cent’anni di storia. Intendiamo proseguire sulla strada tracciata nel primo mandato”. u.d.a.