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MORTARA - Giorni contati per l’uscita del singolo della band metal mortarese Marble dal titolo “Theater is my essence”. In un periodo di fervida attività creativa della formazione, il nuovo singolo in uscita il 6 agosto è in realtà parte dell’album “T.I.M.E.” che sarà disponibile in autunno per la Rockshot Records di Torino, mentre Il mix e il master sono stati effettuati presso il SunDowner Studio di Magenta da Marco Zanibelli. Sono passati appena tre anni dall’uscita dello scorso album “S.A.V.E.” (Save and virtus ending), che è stato apprezzatissimo in Canada. Il primo album risale, invece, al 2008: “A.t.G.o.d.” (At the gate of destruction). 
“Cominciamo la campagna promozionale – spiega il bassista Daniel Fleba – in vista dell’uscita dell’album nel mese di novembre. È il nostro ritorno dopo la tappa del 2021. Per il singolo Theater is my essence abbiamo anche girato un videoclip in collaborazione con la compagnia teatrale Riso & Amaro e realizzato da Luca Siani di Starvalley. È stato un lavoro impegnativo perché abbiamo dovuto riassumere in quattro minuti il significato di questo brano che è una sintesi di tutto quello che diranno gli altri presenti nell’album”. 
Le foto promozionali ufficiali sono in collaborazione con il Gruppo Fotoamatori di Mortara; sono realizzate da Andrea Perfumo, Daniele Piedinovi e Mauro Bastianel. 
“Al brano ha partecipato – prosegue – anche Clode dei Tethra per le parti in growl. Dato il genere che suoniamo ci sembrava opportuno inserire delle parti cantate con questa tecnica e la sua voce è proprio quella che ci serviva”. 
Il singolo è l’atto conclusivo dell’album, in cui a prevalere è il punto di vista dell’attore. 
“L’album – commenta Daniel Fleba – è ispirato a uno dei primi spettacoli dei Riso e Amaro, ovvero Le porte del tempo, un viaggio attraverso la storia del teatro dalla commedia greca al teatro dei giorni nostri. Abbiamo voluto insistere per T.I.M.E. sulle figure femminili e anche per questo abbiamo voluto fortemente una voce femminile”. 
Cantante della formazione è infatti Eleonora Travaglino, che oltre a prestare la sua voce ha aiutato nella stesura dei brani data la sua lunga esperienza come attrice. 
Spiega: “Il testo cerca di far capire cosa sia il teatro e cosa rappresenti nella sua totalità. Racchiude il significato delle altre canzoni, dove protagoniste sono i personaggi femminili, però dal punto di vista di chi quei personaggi li interpreta. Dice il testo ‘riesco a sentirmi me stesso quando sono qualcun altro’. Questa frase sintetizza il senso che noi diamo al lavoro attoriale e del teatro”.  
I testi sono di Daniel Fleba con l’aiuto di Eleonora Travaglino e la revisione di Omar Gornati che ha inoltre dato i titoli alle canzoni. 
“Il lavoro musicale – spiega Daniel Fleba – è stato corale, gli arrangiamenti sono stati fatti tutti insieme, anche se nello specifico le melodie dei brani sono state realizzate perlopiù da me e dal chitarrista Paul Beretta. La presenza del batterista Norman Ceriotti, che viene da un genere molto più battuto e pesante del nostro, il deathcore, ci ha permesso di inserire delle parti ritmiche più complesse e di variare più spesso, tenendo sempre alta l’attenzione dell’ascoltatore”. 
Il singolo è in inglese, così come tutti gli altri brani dell’album. 
“È stata una scelta – conclude – dovuta a più motivi. Crediamo che la sonorità per il genere che facciamo sia migliore e per questo la maggior parte dei componenti della formazione è concorde all’utilizzo dell’inglese. Altra ragione, sicuramente, è la maggior internazionalità del disco. Lo scorso album è stato molto apprezzato in Canada, ad esempio. E poi qua in Italia c’è un’esterofilia incredibile. Noi ci siamo divertiti molto e lo facciamo con molta passione. Vogliamo dire qualcosa sul piano artistico, speriamo che faccia successo”.   

Vittorio Orsina