Dal 34,47% del 2017 al 18,22% dello scorso 12 giugno: con un pacchetto di voti praticamente dimezzato. L’effetto Facchinotti del 2017 si è polverizzato in 5 anni e Tarantola ha raccolto i cocci di una autentica Waterloo leghista. Ma non c’è tempo per piangersi addosso, serve ripartire. Subito. E per farlo, il segretario cittadino Simone Ciaramella (nella foto) ha convocato una riunione riservata ai militanti per questa sera. “Non ho intenzione di lasciare la segreteria politica, un incarico che ho assunto solo a dicembre, chiaramente devo sentire anche quello che è il parere dei militanti. – anticipa Simone Ciaramella – Ho questo incarico da sei mesi, mi sento colpevole come gli altri”. Ciaramella è arrivato al timone della lega mortarese quando la giunta Facchinotti, di fatto, entrava nel cosiddetto “semestre bianco”. Una giunta che, per dirla tutta, non ha certo brillato per intraprendenza. Forse soltanto negli ultimi mesi, proprio grazie al pressing del segretario, l’azione amministrativa si era fatta un po’ più concreta. Ma ormai era troppo tardi: i cittadini avevano scelto di voltare pagina. Fatto di non poca rilevanza, dato che in città la Lega era abituata a vincere senza alleanze.Ora la Lega torna tra i banchi dell’opposizione che aveva lasciato proprio 20 anni fa: nel 2002, infatti, il Carroccio aderì alla “Casa delle libertà” ed entro in maggioranza con Forza Italia e Alleanza nazionale a sostegno dell’allora sindaco Giorgio Spadini. Ma che opposizione sarà quella della Lega? “Anche questo è un passaggio che andrà definito dai militanti, ma dubito seriamente che alzeremo barricate. – prosegue il segretario – Noi e Forza Italia, così come Fratelli d’Italia, abbiamo visioni comuni su diversi temi come sicurezza, immigrazione e sviluppo del territorio. Insomma, ci comporteremo come si è comportata Forza Italia negli ultimi anni”.Per Simone Ciaramella c’è in ballo anche il suo futuro da presidente di AsMortara. “Non decido io il mio futuro in Asm. – puntualizza Ciaramella con senso di responsabilità – Chiaramente è difficile lavorare su fronti contrapposti, nei prossimi giorni mi confronterò con Ettore Gerosa”. E tra i punti “caldi” c’è la nomina del cda di Pavia Acque. Le votazioni sono in programma a metà luglio e le trattative tra i partiti sono ormai in fase avanza