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MORTARA - Si terranno domenica 29 settembre, dalle 8 alle 20 a Pavia, le elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale presieduto dal leghista Giovanni Palli. L’attuale presidente della Provincia resterà in sella ancora due anni, ma cambierà la fisionomia del consiglio. Si tratta di elezioni di “secondo livello”. Quindi i cittadini non saranno chiamati alle urne. Nelle segreterie di partito si giocherà la partita principale. Quella degli equilibri, delle alleanze, e degli accordi più o meno palesi. Poi saranno chiamati al voto sindaci e consiglieri comunali dei 185 Comuni della Provincia. Il voto è “ponderato”, infatti i consiglieri dei Comuni più grandi hanno un peso maggiore rispetto ai colleghi dei Comuni più piccoli. I consiglieri provinciali sono 12. è probabile che a contendersi i posti ci siano solo due liste: una rappresentativa del centrosinistra e una seconda della coalizione di centrodestra. Meno probabile, ma non del tutto da escludere una terza lista. Magari formata dagli immancabili “malpancisti” delusi dalle scelte piovute dalle segreterie di partito. Il teatrino della politica continuerà a consumare le sue piccole tragedie nell’ovvio disinteresse del cittadino medio. Ma c’è un però. 
Avere un rappresentante del territorio in provincia è sempre un fatto positivo. Basta ricordare quanto è stato utile per la città avere in Daniela Bio il vice presidente dell’Ente di Area vasta (il nome attuale della Provincia). 
Anche grazie al suo impegno di allora, oggi è in corso di realizzazione la nuova sede dell’istituto Pollini. Oppure si può ricordare la rotonda di Castello D’Agogna, opera pubblica scaturita dall’insistenza di Daniela Bio.  

 l.d.