Un’opportunità incredibile. Così è stata definita dallo Skating club Mortara la possibilità di presentare al grande pubblico la nuova offerta che il sodalizio presenta ai giovani, allargando il suo orizzonte non solo al pattinaggio artistico ma a tutte le discipline rotellistiche proprio in occasione della Sagra del salame d’oca. Piazza Trieste, nella mattina di domenica 2 ottobre si vestirà da centro di gravità sportivo della festa. L’occasione è davvero unica, perché proprio nello stesso giorno si svolge in tutta Italia il Roller day, una vetrina nazionale promossa dalla Federazione italiana sport rotellistici in occasione del primo secolo di storia dell’ente sportivo. L’obiettivo è chiaro: far conoscere e soprattutto promuovere le molteplici discipline che si praticano indossando i pattini a rotelle. Che sono tantissime e differenti. Alle discipline sportive tradizionali, infatti, come il pattinaggio artistico, gli sport rotellistici comprendono anche il pattinaggio corsa, l’hockey su pista, quello inline e lo skiroll. Ma negli ultimi anni si sono aggiunte specialità particolarmente amate dai giovani come il freestyle skating, lo skateboarding, il downhill, l’Inline alpine e il roller derby. Tutte varianti sul tema che consentono un approccio allo sport semplice e diretto, a volte anche in mancanza di organizzazioni e strutture sportive dedicate. Spesso basta anche soltanto una superficie di cemento o uno spazio pubblico come una piazza, per praticare questo genere di attività. Lo Skating club Mortara ha abbracciato subito questa evoluzione degli sport rotellistici, ampliando la sua offerta sportiva proponendo corsi e lezioni di tutte queste affascinanti discipline. E in occasione della Sagra del salame d’oca piazza Trieste sarà il palcoscenico per vedere da vicino un assaggio delle evoluzioni che si possono mettere in pratica pattinando. Un movimento, quello promosso dalla Fisr, in costante e vertiginoso aumento. Basta scorrere i numeri per comprenderlo: il movimento rollersport italiano, infatti, è ai vertici mondiali nelle diverse discipline e la Fisr è da sempre una della federazioni che contribuisce maggiormente al medagliere complessivo del Coni Oltre 50mila tesserati, circa mille società sportive, centinaia di migliaia di amatori. Sono questi i numeri di un movimento costantemente in crescita per la ricchezza della sua proposta e per la capacità di soddisfare le richieste di un’utenza molto eterogenea per età, estrazione sociale, localizzazione geografica, interessi. Con queste premesse il “Roller Day” di domenica si propone di presentarsi, ovviamente in forma completamente gratuita, a tutti coloro che desiderano provare un momento sportivo all’interno della giornata di festa. Ma il fatto che si tratti di specialità relativamente recenti nel panorama sportivo globale e italiano, non significa certo mancanza di esperienza. Alle radici, infatti, c’è un movimento che compie i cento anni di età e, per quanto riguarda Mortara, la garanzia di una società come lo Skating club che ha superato i suoi primi sessant’anni e che con nuove energie guarda al futuro rimanendo sempre al passo con i tempi. “Quella del Roller Day è un’opportunità incredibile - anticipa Daniela Iori, allenatrice in forza allo Skating club Mortara - perché coincide proprio con le celebrazioni per i primi cento anni di vita della nostra federazione che dapprima riguardava soltanto hockey su pista e pattinaggio artistico e oggi prosegue la sua storia abbracciando tutte queste discipline. In occasione della Sagra del salame d’oca saremo presenti con tecnici e atleti in piazza Trieste, a partire dalle 9 del mattino. Lì presenteremo la nostra offerta e per tutti coloro che vorranno ci sarà la possibilità di provare in prima persona. Si tratta di un’opportunità davvero incredibile”. E una storia alle spalle, per quanto riguarda la scena italiana, di un secolo tondo tondo, fatta di improvvise accelerazioni e numerose evoluzioni, proprio come quelle eseguite sui pattini a rotelle. Era il 1922, infatti, quando cominciava a muovere i suoi primi passi la Federazione italiana pattinaggio a rotelle, la “mamma” storica dell’attuale Federazione italiana sport rotellistici. In Italia il centro propulsore delle discipline rotellistiche fu certamente Milano e proprio nel capoluogo lombardo il conte Alberto Bonacossa, grande figura di dirigente sportivo che aveva fondato anche la Federazione italiana sport del ghiaccio ed editore de la Gazzetta dello Sport, su impulso del Coni, fondò la Federazione italiana pattinaggio a rotelle. Prima di allora, così come accadde all’estero, anche in Italia le attività rotellistiche a partire dai primi anni del ‘900 ebbero carattere essenzialmente ricreativo non agonistico e praticate quasi esclusivamente da persone adulte. Sembra... passato un secolo. E in effetti sono trascorsi cento anni. Oggi gli sport su rotella sono certamente rivolti a un pubblico giovane, se non giovanissimo. Allora invece spesso le competizioni erano frutto di iniziative locali, con categorie di appartenenza non ben definite, senza alcuna programmazione e regolarità di svolgimento. Solo negli anni Venti si avvicinarono al mondo delle rotelle le generazioni più giovani e da quel momento l’hockey e il pattinaggio divennero un movimento sportivo a tutti gli effetti. Le tappe principali che portano all’attuale Federazione italiana sport rotellistici prendono il via in un giorno ben preciso. Era il 3 dicembre 2016. L’assemblea straordinaria federale modificò il nome in quello attuale. Cento anni fa, invece, nel 1922 nasceva la Federazione italiana pattinaggio a rotelle con sede a Milano. Quattro anni dopo ne troviamo due: la Fiprh e la Fihr. Rispettivamente si occupano di pattinaggio a rotelle e hockey, la prima, e del solo hockey a rotelle, la seconda. Dal ‘33 di nuovo un’unica federazione, con sede a Roma. Gli snodi storici principali avvengono poi nel ‘73, con l’hockey prato che costituisce una federazione propria e appunto nel 2016, quando il Comitato internazionale olimpico ammette lo skateboard in vista di Tokyo 2020 e contestualmente si costituisce la Fisr, ovvero l’attuale Federazione italiana sport rotellistici. Riccardo Care