GARLASCO – Mino Milani fu invitato a Garlasco nel pomeriggio del 20 aprile 2008 per festeggiare il suo 80esimo compleanno, caduto il 3 febbraio precedente. La sua sorpresa, però, fu enorme quando si trovò davanti all’ingresso della biblioteca civica e vide la targa con il suo nome. Non si assiste spesso all’intitolazione di un luogo pubblico a una persona vivente: 14 anni fa, invece, il Comune di Garlasco riuscì a portare a casa l’inedito risultato. E questa sera (giovedì), alle 20 e 30, Garlasco ricorderà lo scrittore e giornalista a circa due mesi dalla scomparsa, avvenuta il 10 febbraio scorso, con una serata amarcord al teatro Martinetti di via Santissima Trinità. I moderatori saranno Riccardo Invernizzi, consigliere comunale con delega alla Cultura, e Alessandro Repossi, direttore del settimanale “Il Ticino”. “Sarà una serata unica – anticipa Invernizzi – in cui racconteremo Mino in modo completo e profondo, con tanti suoi amici e colleghi, e quattro giornalisti che iniziarono la professione proprio con Milani: Gabriele Moroni, Massimo Esposti, Elio Silva e Giorgio Bertoni”. Previsti gli interventi del sindaco Massimo Molinari, dell’ex assessore Santino Marchiselli, di Paolo Cervio, presidente del Lions club Garlasco Le Bozzole, e del giornalista Pierluigi Bonora. Intermezzo musicale con Silvio Negroni, fondatore dei Fiö dla nebia, Walter Vai, Francesco Mastrandrea e Claudio Prada. Il regista dell’operazione fu Marchiselli, all’epoca vice sindaco e assessore nella giunta guidata dal sindaco Enzo Spialtini. “In quegli anni – ricorda oggi Marchiselli – avevamo un buon rapporto con Mino Milani, che veniva spesso a Garlasco per presentare libri suoi o di altri autori. Così pensammo di dare risalto a una persona dallo spessore culturale non comune e di un’umanità fuori dall’usuale: pensiamo solamente al fatto che il suo libro su Garibaldi è stato tradotto perfino in Cina”. Marchiselli e gli altri amministratori, però, dovettero ricorrere a un sotterfugio per tenere segreto il vero scopo di quel pomeriggio. All’epoca fu diffuso solo un programma “monco”, con l’accoglienza di Milani e della moglie Antonella Griziotti al teatro Martinetti, dove il sindaco Spialtini gli avrebbe consegnato un dono e due lettori in erba avrebbero letto alcuni brani tratti dai suoi romanzi. Poi spazio agli attori del Vicolo del Teatro e all’associazione Amici della Musica-Alberto Huskovic. “Naturalmente – prosegue oggi Marchiselli – avevamo architettato la sorpresa con la moglie Antonella e alcuni amici: una volta usciti dal teatro, ci siamo incamminati verso la biblioteca distante pochi metri. Fu allora che Mino venne messo al corrente: la sua commozione fu grande quando scoprì la targa che diceva “Guglielmo Milani detto Mino. Giornalista, scrittore e autore di fumetti”. “Volete farmi venire un infarto!” esclamò”. Subito dopo iniziò la seconda festa di quel pomeriggio di 14 anni fa. E Garlasco fu una delle poche città ad aver intitolato un luogo pubblico a una persona vivente. “Gli uffici comunali – conclude Marchiselli – contattarono la Prefettura di Pavia, che diede il via libera. Infatti, esiste un regolamento per cambiare la toponomastica e intitolare vie e piazze a persone decedute, ma non è così per quanto riguarda persone viventi e quindi abbiamo colto la palla al balzo dando lustro a un amico e a un uomo di cultura conosciuto a livello nazionale e internazionale”. Le offerte andranno all’associazione “Io sto con i pompieri” di Garlasco.Umberto De Agostin