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MORTARA - Un fiume di applausi in un Angelicum da tutto esaurito. Sabato 11 maggio il teatro di piazza Olivelli ha fatto registrare un pienone incredibile per uno spettacolo divertentissimo con una finalità benefica: le offerte degli spettatori serviranno a sostenere la cooperativa Come Noi per contribuire all’allestimento di una stanza multisensoriale per disabilità gravissima in ricordo di Alice. Il grande cuore della generosità mortarese, dunque, ancora una volta è riuscito a battere forte. In poco più di due godibilissime ore, “La farina dal diaul la finisca in crusca” ha raccolto risate e applausi a scena aperta. Il Gruppo teatrale San Martino di Tromello è riuscito a conquistare il pubblico mortarese regalando una serata divertente, uno spettacolo leggero interamente improntato sul dialetto. Particolarmente apprezzato il brillante testo della commedia: intricato quanto basta per generare una serie di rocamboleschi equivoci e decisamente "educato". Nelle commedie dialettali, spesso si tende a forzare la risata con qualche parolaccia o qualche mezza volgarità. Nel testo di “La farina dal diaul la finisca in crusca” c'era un solo (ma meritatissimo, bisogna riconoscerlo...) "va dà via al cu". Tutto le risate sono nate dalla capacità di un cast di attori in grado di tenere benissimo il palcoscenico.