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Approvati dall’assemblea del consorzio irriguo Est Sesia i regolamenti che istituiscono le turnazioni in risaia e le sanzioni per i furti d’acqua e le “turbine selvagge”. I delegati del comprensorio novarese-lomellino (334.500 ettari dal lago Maggiore all’Oltrepò pavese) riunitosi nella sede centrale di Novara hanno votato le misure d’emergenza anti-siccità già approvate dal consiglio d’amministrazione presieduto dal lomellino Camillo Colli. Più contrastato il regolamento che introduce le turnazioni per l’irrigazione delle campagne: su 80 delegati aventi diritto al voto, 58 favorevoli, 14 contrari e otto astenuti. Il voto contrario è arrivato dai delegati novaresi, che già in vari modi avevano respinto la possibilità di andare in aiuto delle code, cioè le zone lomelline poste più a sud rispetto all’ultimo punto di consegna dei canali. Per esempio, per il diramatore Quintino Sella le code sono costituite dai subdiramatori Mortara e Pavia, quindi dal partitore di Sant’Anna, a Cilavegna, verso valle e per il diramatore Vigevano dal sifone della roggia Mora, a Cassolnovo, verso valle. Più compatti i delegati nel voto per il regolamento sulle sanzioni: 70 favorevoli e dieci astenuti.
“Il nostro statuto – ha spiegato Colli – parla già di riduzioni temporanee nei casi di penuria d’acqua, ma ora serve un regolamento alla luce della fase storica straordinaria che stiamo vivendo: purtroppo le rive delle risaie non sono a fisarmonica e quindi non possiamo decidere in tempi rapidissimi come agire. Ora approviamo questo regolamento, che speriamo comunque di non dover sperimentare se le condizioni meteo dovessero migliorare”. L’articolo 60 dello statuto recita: “Nei casi di penuria d’acqua, alle dispense irrigue della rete principale sono applicate riduzioni temporanee che debbono mirare a essere, nei limiti del possibile, percentualmente uguali per tutte le dispense. Nel caso di eccezionali deficienze dell’acqua disponibile, il consorzio può adottare misure particolari al fine di ridurre i danni e di conciliare nel modo più opportuno le legittime esigenze delle diverse utenze”. Fondamentale sarà il ruolo del regolatore, il perito agrario Franco Bullano, che avrà il compito di decidere quanta acqua erogare e a quali aree. L’acqua sarà suddivisa per il 70% in otto distretti, che la riceveranno a turno: poi, il 20% andrà alle code della Lomellina e il 10% sarà garantito agli imbocchi dei canali.
“Il secondo regolamento – ha chiarito Colli – prende in esame i casi di turbina selvaggia: le sanzioni esistono già, ma noi ne proponiamo un inasprimento sempre alla luce di quanto successo l’anno scorso. Inoltre, saranno effettuati controlli sistematici, anche con l’utilizzo di droni, società di vigilanza notturna e squadre di percorrenza interne e facenti capo al regolatore, per garantire la corretta applicazione delle norme statutarie relative alla manutenzione delle reti irrigue distrettuali e private”. Confermata anche la riduzione delle portate da distribuire agli agricoltori lomellini e novaresi: 75mila i litri al secondo che Est Sesia potrà distribuire, stando così le cose, rispetto ai 250mila “storici” degli anni pre-siccità.

Umberto De Agostino