Nasce finalmente anche a Mortara la Consulta ambientale, il Comune cerca i suoi membri
C’è tempo fino al 28 ottobre per presentare in Comune la domanda di adesione alla Consulta per l’ambiente. L’organo nasce su iniziativa della lista civica ViviAmo Mortara e dopo il voto favorevole del consiglio comunale del 31 maggio scorso.
“Questa amministrazione – commenta l’assessore all’Ambiente Andrea Olivelli (nella foto) – ha sempre insistito sull’importanza della questione ambientale. Un tema di grande importanza e sul quale è importante alimentare un dibattito e un confronto pubblico. Le consulte hanno proprio questo significato. L’ambiente è forse uno dei temi più importanti dove enti esterni o forze esterne possono influenzare il vivere nella nostra comunità. Formare una coscienza critica, una consapevolezza diffusa è decisivo per evitare gli errori del passato. Ci sono molti esempi. Dall’inceneritore di Parona all’impianto di trasformazione dei fanghi in area Cipal, per finire con la discarica di Albonese. tutti questi impianti dal grande impatto ambientale non sono stati oggetti di un ampio confronto pubblico aperto a tutte le associazioni. La Consulta permette di avere valutazioni più allargate”.
Mortara attende l’istituzione di una Consulta ambientale dal 2011, quando a farne richiesta fu l’associazione Futuro sostenibile in Lomellina. I compiti specifici della Consulta saranno quelli di collaborare con l’assessorato all’ambiente, in qualità di organo con funzioni consultive, propositive, di studio ed osservazione. La Consulta, su richiesta dell’amministrazione comunale, esprimerà pareri preventivi ma non vincolanti. Tuttavia degli stessi o delle relazioni predisposte su richiesta dell’assessore dovranno essere data menzione negli atti deliberativi comunali. La consulta potrà avanzare proposte operative intese a sollecitare il Comune ad adottare atti o iniziative o interventi su problemi ambientali, ovvero ad invitare il Comune a stanziare appositi fondi nel bilancio preventivo annuale o nel piano pluriennale degli investimenti.
Luca Degrandi