Il modello San Pio arriva in città: conto alla rovescia per le multe al semaforo della stazione
Entrerà in funzione tra meno di un mese il nuovo impianto “T-red” capace di immortalare gli automobilisti che “bruciano” il semaforo della stazione. Nonostante passare con il segnale luminoso rosso sia severamente vietato, dopo un periodo di osservazione l’amministrazione non potuto fare altro che constatare che i “furbetti” dell’incrocio non mancano. Succede anche tre o quattro volte al giorno: all’intersezione tra corso Garibaldi e via Principe Amedeo il Codice della strada è troppo spesso considerato da alcuni automobilisti carta straccia. Per l’arrivo del nuovo “rosso stop”, simile a quello già presente in corso Torino, manca solo il collaudo. Il contratto di affitto siglato dall’ente pubblico con la ditta Project Automation spa di Monza durerà tre anni. Scadenza prevista nel 2025. L’impegno economico sostenuto dal Comune per l’intero periodo è di 43mila 920 euro, compreso di Iva.
“Lo scopo non è certo quella di fare cassa con le multe – ha ribadito in più di un’occasione l’assessore alla Sicurezza, Laura Gardella – ma la nostra intenzione è quella di porre un freno ad una deprecabile prassi che rappresenta anche un grave rischio per l’incolumità di tutti. Prima di prendere questa decisione abbiamo monitorato a lungo la situazione presso l’incrocio della stazione. Io stessa sono rimasta stupita dal numero di auto che non rispetta segnaletica. Infatti ogni giorno dalle tre o quattro vetture ignorano il rosso”. Ogni mesi più di settanta autovetture attraversano l’incrocio della stazione senza rispettare la segnaletica luminosa. Anche se non si sono mai verificati gravi incidenti, l’intenzione dell’amministrazione è chiaramente quella di prevenire ulteriori rischi, prima che accada qualcosa di grave.
Confermato anche il noleggio dell’analoga strumentazione già installata all’incrocio di corso Torino. “Anche in questo caso – conclude l’assessore – i numeri non sono certo confortanti, tanto che è stata del tutto evidente la necessità di prolungare la permanenza dell’impianto di controllo anche a San Pio X”.
Luca Degrandi