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MORTARA - Questa sera, venerdì sera, 14 aprile, al liceo Omodeo si parlerà di biopolimeri con il professor Piersandro Pallavicini (nella foto). I biopolimeri sono molto importanti oggi perché costituiscono una valida alternativa naturale alla plastica per la protezione degli alimenti. L’appuntamento è alle 21 nell’aula di fisica dell’istituto mortarese in strada Pavese 4.
Piersandro Pallavicini è un esperto sul tema: si è laureato in Chimica all’Università di Pavia nel 1986, e dopo il dottorato di ricerca in Scienze chimiche alla Scuola Normale di Pisa è tornato all’Università di Pavia, dove è stato ricercatore, professore associato, e dal 2017 è professore ordinario presso il Dipartimento di Chimica. La sua ricerca è nel campo della chimica e nano chimica inorganica, con applicazioni in campo biomedico (materiali antimicrobici, delivery di farmaci RNA-based), alimentare (packaging per alimenti), tecnologico (cattura di nano particolato, inchiostri anticontraffazione). In parallelo, coltiva l’attività di scrittore. Ha pubblicato sette romanzi con Feltrinelli e collabora con La Stampa e Il Giornale.
“L’attuale standard per il confezionamento degli alimenti – dichiara Piersandro Pallavicini – è basato su plastiche da fonti non rinnovabili, come il polietilene e il polipropilene. Mentre la loro capacità di proteggere e conservare gli alimenti è eccezionale, si pone il problema di continuare a produrle da una fonte che si sta esaurendo, il petrolio. Inoltre, sono materiali non biodegradabili, che hanno contribuito all’attuale importante problema dell’inquinamento dalle microplastiche. Oltre a un efficiente riciclo delle plastiche esistenti, una possibile soluzione al problema è la fabbricazione e uso di plastiche da fonti rinnovabili, le cosiddette bioplastiche: basate su materiali intrinsecamente rinnovabili, per esempio piante e scarti di lavorazione alimentare, sono anche facilmente biodegradabili e dunque non inquinanti”. 
L’incontro cercherà di fare una panoramica sulle bioplastiche disponibili, sui loro pregi, e sui loro difetti.

Massimiliano Farrell