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Da sabato scorso, 10 giugno, sono iniziate le funzioni religiose officiate da don Felice Locatelli (nella foto) presso il chiostro del santuario di Sant’Antonio. Dopo l’esperimento forzato della “messa all’aperto”, nato a causa della drammatica diffusione del Covid, il chiostro torna ad essere uno spazio di raccoglimento e dell’anima. Chiuso ai lati, ma aperto verso il cielo. Ma si tratta anche di un luogo di grande fascino, non solo per i fedeli. Infatti il chiostro è un ambiente stupendo sotto ogni punto di vista, uno degli angoli più belli della città, forse non troppo conosciuto, che merita di essere (ri)scoperto.

Luca Degrandi