Nasce la consulta, c’è il disco verde del consiglio comunale
L’ambiente non sarà più terreno di conquista e profitto senza scrupoli. Almeno questo è l’obiettivo della consulta ambientale il cui regolamento è stato votato venerdì scorso, 30 giugno, in consiglio comunale. Ad astenersi dal voto sul regolamento sono stati gli esponenti del Pd e Giuseppe Abbà che ha visto accolte solo parzialmente le sue osservazioni. Ad esempio è stata bocciata la sua proposta di inserire all’interno della consulta un rappresentante del mondo della scuola.
Suggerimento ritenuto superfluo anche dal consigliere comunale e insegnante Annalisa Zenone: “La scuola – ha sottolineato l’esponente di ViviAmo Mortara - è già costantemente coinvolta in un rapporto di collaborazione con le associazioni del territorio sui temi dell’ambiente e del rispetto della natura”. Approvato il regolamento, ora si passa alla fase pratica con la costituzione della consulta.
“Questa amministrazione – afferma l’assessore Andrea Olivelli - da un anno a questa parte ha portato avanti un discorso di confronto con la cittadinanza su qualunque tema. Siamo sempre stati a disposizione dei cittadini al fine di essere i primi fautori della cosiddetta democrazia partecipativa. Non ci siamo mai arroccati nel palazzo, ma abbiamo sempre cercato di portare fuori da esso le decisioni. Le consulte hanno proprio questo significato. L’ambiente è forse uno dei temi più importanti dove enti o forze esterne possono influenzare il vivere della nostra comunità. L’inceneritore di Parona, l’impianto di trasformazione dei fanghi in area Cipal, la discarica di Albonese: tutti questi impianti dal grande impatto ambientale avrebbero avuto bisogno di una valutazione più allargata al di là di quella dei soli uffici comunali. Quello che è stato fatto da altri purtroppo non potrà essere cancellato. Sicuramente il futuro non sarà più così. Ci aspettiamo una consulta composta da professionisti ed esperti del settore che possano essere propositivi. Soprattutto vogliamo un organo che sappia valutare per il bene di tutti”.
Luca Degrandi