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MORTARA - La comunità parrocchiale di San Lorenzo ha festeggiato don Piergiorgio Valdonio in occasione del suo 50esimo anniversario dell'ordinazione. Il simbolico abbraccio è avvenuto nella mattinata di oggi quando, alle 10, nella basilica laurenziana è stata celebrata la solenne Santa Messa in occasione della ricorrenza di San Lorenzo. Presenti, alla celebrazione presieduta da don Valdonio, il parroco don Marco Torti, i canonici onorari della basilica don Carlo Brivio e don Mirko Montagnoli, don Giampaolo Villaraggia, padre Nunzio De Agostino e don Giancarlo Vacchelli. Alla solenne celebrazione liturgica, animata dai cantori della Corale laurenziana, hanno preso parte anche le rappresentanze delle contrade il Moro e San Cassiano. 

Una mattinata emozionante per don Valdonio, vissuta tra i numerosi ricordi che lo hanno accompagnato. Il sacerdote, originario di Mortara, è infatti cresciuto nella parrocchia di San Lorenzo frequentando l'oratorio ai tempi di monsignor Luigi Dughera. Lui e altri sacerdoti sono stati ricordati da don Valdonio: don Mario Calvi, successore di Dughera alla guida della parrocchia di San Lorenzo, don Giovanni Zorzoli, ma anche il parroco di Santa Croce don Adriano Bernuzzi.

"Quando eravamo giovani, ai tempi dell'oratorio, - ha ricordato il sacerdote durante l'omelia - venivamo sempre in basilica e trovavamo monsignor Dughera immerso nella preghiera davanti al Santissimo. Lì, davanti al Sacro Cuore, stava ogni giorno per due ore di raccoglimento". Così, nella semplicità, è maturata una vocazione che ha dato grandi frutti. 

"Ricordo ancora, durante la mia ordinazione, il vescovo di Vigevano monsignor Mario Rossi mi invitò a prestare particolare attenzione alla celebrazione della Messa. - ha proseguito don Piergiorgio Valdonio - Quando un sacerdote dice bene la Messa, disse il vescovo, ha già fatto tre quarti del proprio operato, il resto viene da sé. E ancora, rivolgendosi a me e all'assemblea: l'Eucarestia è il sole nella vita di ogni cristiano. Vedete, oggi è la festa di San Lorenzo e possiamo cogliere due segni. Il primo, appunto, è che l'Eucarestia è il sole che illumina la nostra vita, mentre da San Lorenzo possiamo apprendere l'esempio di carità che deve animare le nostre vite. Da lui, martire, che ha dato la vita seguendo la strada della carità". 

Inevitabili i ricordi in un'occasione come questa. Don Valdonio ha ricordato quando monsignor Dughera invitava tutti i bambini dell'oratorio a cercare il "carbone di San Lorenzo". A mezzogiorno del 10 agosto, mentre le campane suonavano a festa, scavando nell'orto si sarebbero trovati piccoli pezzettini di carbone detto appunto "di San Lorenzo", questo perché il santo patì il martirio bruciando sulla graticola. E ancora, quando il giovanissimo don Valdonio, assieme agli amici, si recava a casa della mamma del beato Teresio Olivelli. "Monsignor Dughera ci parlava tutti i giorni di Teresio e così noi bambini andavamo spesso a trovare sua mamma, nella casa di via Cicconi. - ha ricordato - E la mamma di Teresio ci raccontava di suo figlio e della scelta di dare la vita per gli altri motivandola così: Teresio amava l'Eucarestia. Tutti i giorni si accostava a Gesù, qui a Mortara e quando viveva a Pavia". 

Al termine della Messa, don Marco Torti a nome della comunità parrocchiale di San Lorenzo ha voluto regalare a don Piergiorgio Valdonio un'icona della Madonna della Tenerezza.