Mortara, al Civico17 un libro sulla Raffa e i ricordi di Sergio Santini
MORTARA - Lunedì 29 aprile alle 17 la Sala Rotonda del Civico.17 ospiterà la presentazione del libro “Raffaella Carrà, una leggenda in tre minuti” di Antimo Verde, giornalista e direttore del magazine Tv-Generation. Occasione impreziosita poi dalla partecipazione del mortarese Sergio Santini che racconterà al pubblico una serie di aneddoti che lo legano alla figura della grande artista bolognese, che ha incarnato una figura poliedrica nel mondo dello spettacolo. “Credo – spiega Sergio Santini – che il libro che andremo a presentare sia scritto molto bene. Si tratta sostanzialmente di un’enciclopedia sulla vita artistica della Carrà, dai suoi esordi nel cinema alla sua attività televisiva, radiofonica e canora. Per non farsi mancare nulla, l’autore ha approntato anche l’elenco completo di tutte i film, trasmissioni radiofoniche e programmi televisivi a cui ha partecipato”. Accompagnati da qualche immagine, l’incontro prenderà il via con le parole dell’autore Antimo Verde. La presentazione dell’autore sarà inframmezzata da qualche dolce ricordo di Santini, grande fan della Carrà che ha potuto conoscere nel 1988 al Raffaella Carrà Show. “Avevo chiamato la redazione del programma – racconta – per avere il biglietto in modo da partecipare al suo show. Ricordo che si registrava il giovedì sera ma poi andava in onda il sabato. Chi mi ha risposto al telefono ha iniziato a rivolgermi delle domande per verificare quanto fossi effettivamente un fan della conduttrice. Gli ho raccontato due aneddoti poco conosciuti, lasciandolo sorpreso. Gli ho allora posto io una domanda… insomma volevo sapere chi fosse. Si trattava del fratello Enzo che mi ha invitato anche a scambiare qualche chiacchiera con lui dopo le riprese”. Sergio Santini ricorda due persone piacevoli e deliziose, per niente altezzose. Molto alla mano, come ogni grande artista. “Avevo un po’ paura a incontrarla – prosegue – ma poi tutti i miei timori se ne sono andati. Anzi, mi ha anche salvato la vita in un certo senso, perché ero molto vicino al bordo del palco e se lei non mi avesse avvisato sarei potuto cascare giù rovinosamente”. L’incontro, oltre a voler essere una presentazione, è anche occasione di incontro per i fan. “Vorrei – conclude – che alle nostre parole si possano unire degli aneddoti da parte del pubblico che vadano ad arricchire il nostro racconto. Io oltre agli aneddoti che personalmente mi riguardano mostrerò qualche immagine del mio archivio personale”.
Vittorio Orsina