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Nuove tariffe rifiuti: l’aumento della tassa sarà votato in Consiglio comunale il 9 maggio. È il secondo tentativo dopo il nulla di fatto della seduta del 30 aprile, sciolta per la mancanza del numero legale. L’Amministrazione comunale metterà al voto un aumento della Tari pari al 2,04 per cento per cento. Il gettito sale a due milioni e 770mila euro (a cui vanno aggiunti 138mila euro di contributi provinciali), mentre nel 2023 il gettito era stato fissato a quota  due milioni e 695mila .
“Questo leggero aumento – spiega l’assessore alle Finanze, Renato Ferraris (nella foto) – è determinato dai costi di gestione del centro di raccolta che nel 2023 avevano inciso solo dal mese di aprile, mese di apertura dell’impianto. Nel corso del 2024 è invece necessario tenere conto del canone di gestione del centro di raccolta per tutti i dodici mesi dell’anno. Inoltre i costi variabili subiscono gli incrementi dovuti a fattori esterni e indipendenti dalla nostra volontà. Basta pensare al costo del carburante e delle materie prime”.
L’aumento della Tari graverà in modo significativo sui centri commerciali. Per quanto riguarda le utenze domestiche la scelta è stata quella di salvaguardare le famiglie più numerose. A pagare di più saranno infatti i «single». La stangatina colpirà soprattutto le banche (più 3.25 per cento) gli alberghi senza ristorante (più 5,18 per cento), le carrozzerie (più 3,42 per cento), le attività industriali con capannoni (più 4,70 per cento).

Luca Degrandi