Mortara sprofonda nel degrado totale: rubato il defibrillatore installato all’esterno di palazzo Cambieri
MORTARA - C’è chi ruba l’oro, c’è chi ruba i soldi, e c’è anche chi ruba...i defibrillatori. Da martedì scorso, è stato segnalato il furto del defibrillatore posizionato sulla facciata di Palazzo Cambieri a Mortara, uno dei dispositivi inseriti nel progetto “Mortara Cardioprotetta”. Questo progetto, attivato dalla Croce Rossa per garantire una rete di sicurezza sanitaria in città, mira a offrire strumenti di primo soccorso facilmente accessibili e utilizzabili in caso di emergenze cardiache. “La scomparsa del defibrillatore – commenta Elisa Bovio, responsabile dell’area sociale della Croce Rossa di Mortara – rappresenta un atto irresponsabile e pericoloso, che mette a rischio la salute pubblica. Il defibrillatore rubato era parte di un’iniziativa fondamentale che ha l’obiettivo di proteggere la vita delle persone in caso di arresto cardiaco improvviso. Tali dispositivi possono fare la differenza tra la vita e la morte nei primi, critici minuti prima dell’arrivo dei soccorsi specializzati. Le autorità e i promotori del progetto chiedono la collaborazione di tutti i cittadini. Se qualcuno ha visto qualcosa o ha informazioni utili riguardo alla scomparsa del defibrillatore, è pregato di segnalarlo immediatamente”.
Anche un piccolo dettaglio potrebbe risultare cruciale per individuare i responsabili di questo gesto incosciente e ripristinare la sicurezza sanitaria nella nostra città. “Ricordiamo che il progetto Mortara Cardioprotetta – aggiunge Elisa Bovio – è nato proprio per rispondere all’esigenza di garantire un primo soccorso tempestivo in situazioni critiche. La presenza di defibrillatori sul territorio, accessibili a chiunque, rappresenta un impegno per la sicurezza e la salute pubblica. Ogni secondo è prezioso in caso di emergenze cardiache, e sottrarre un defibrillatore significa mettere in pericolo la vita dei cittadini”. L’episodio è stato prontamente segnalato alle forze dell’ordine, che stanno indagando per risalire ai responsabili. L’atto compiuto non solo è illegale, ma dimostra una totale mancanza di rispetto per l’importanza di questo servizio pubblico. Il defibrillatore rubato è un bene comune, un simbolo di protezione e cura collettiva, e sottrarlo è un gesto che colpisce l’intera comunità. In attesa che il defibrillatore venga ritrovato o sostituito, l’appello è di non perdere mai di vista l’importanza di progetti come “Mortara Cardioprotetta”. “È fondamentale – conclude Elisa Bovio – continuare a sensibilizzare e coinvolgere la comunità sull’importanza della cardioprotezione, educando al rispetto dei dispositivi salvavita e all’importanza di una cultura del primo soccorso. Ogni cittadino ha un ruolo cruciale in questo: proteggere e valorizzare questi strumenti significa proteggere e valorizzare la vita stessa”.
Massimiliano Farrell