Una poltrona per tre. E non si tratta del classico film trasmesso ogni anno in televisione nel periodo natalizio. La posta in gioco è quella di candidato sindaco per la Lega alle prossime elezioni comunali, fissate per la primavera 2022. A giocarsi l’opportunità di sedere sul “cadregone”, in casa Lega, ci sono almeno tre nomi di peso. Se la giocheranno i tre superassessori: Luigi Tarantola, Luigi Granelli e Paola Baldin. La scelta della segreteria del Carroccio potrebbe essere resa pubblica, a sorpresa, anche prima di Natale. Nei prossimi giorni è prevista una riunione decisiva. Intanto le voci già si rincorrono. Sulla griglia di partenza il nome del vicesindaco è certamente quello che parte in prima fila. Ma come in tutte le corse automobilistiche, allo scattare del semaforo verde, si può sempre essere “bruciati” al via. Beffati da un compagno di scuderia. Intanto i favori del “pronostico” pendono dalla parte di Luigi Tarantola. La sua esperienza nel mondo della politica è decennale. Iniziata sin da quando, appena maggiorenne, Luigi Tarantola si candidò nelle fila del partito socialista. Poi una lunga permanenza in consiglio comunale sotto lo sguardo attento di Alberto da Giussano. Prima cinque anni in maggioranza a sostegno del governo Robecchi terzo, poi 10 anni a fianco del sindaco Marco Facchinotti. Insomma, l’esperienza da amministratore non gli manca. I voti nemmeno. Anzi, sono il suo punto di forza. Luigi Tarantola ha dimostrato di piacere alla gente portando a casa 500 preferenze. Vorrà pur dire qualcosa. Però questo curriculum non gli garantisce il ruolo di erede designato di Facchinotti. Questo a confermare la “maledizione” che grava sul ruolo di vicesindaco: Fabio Farina, vicesindaco con Robecchi e Facchinotti, non ha raccolto l’eredità di nessuno dei due, Luigi Navoni, vicesindaco con Giorgio Spadini, non ha fatto il candidato sindaco dopo il sindaco forzista, Ettore Gerosa, vicesindaco nel Robecchi bis non è stato il successore dello stesso Robecchi così come Alves Beccaria (vicesindaco nel Robecchi “uno”).Nella stessa Lega c’è chi guarda altrove e pensa a figure con un carisma più spiccato. L’altro “astro nascente” è Luigi Granelli. Quindici anni fa era solo il folcloristico esponente di una lista civica, da lui stesso ideata e costruita, costretto ad accontentarsi di un angolo tra i banchi dell’opposizione. Celebre la frase pronunciata dall’ex sindaco Robecchi che in consiglio comunale ammutolì Granelli con un perentorio “Luigi stai zitto!”. Nel corso dell’ultimo lustro è cambiato tutto. Granelli non si zittisce più. Si è iscritto alla Lega e ha fatto l’assessore al commercio e alla sicurezza. Rivestendo il ruolo con un piglio deciso e intraprendente. Nel corso di questo mandato ha anche “scippato” la delega allo sport al collega Marco Vecchio. Evidentemente il sindaco ha preferito promuovere sul campo Luigi Granelli e “demansionare” un altro leghista di lungo corso come Marco Vecchio. Senza dimenticare che Luigi Granelli, nel bene e nel male, è stato tra gli esponenti dell’amministrazione più attivi e propositivi rispetto al generale andamento lento. I pessimi rapporti con l’Ascom rappresentano però un ostacolo e fanno di Granelli un nome divisivo. Tra i due pretendenti potrebbe spuntarla Paola Baldin. Più giovane anagraficamente e politicamente dei due di cui sopra. La sua militanza è recente, ma i suoi risultati a livello amministrativo la mettono alla pari dei due Luigi. Solo per citare alcune situazioni: Paola Baldin, in piena emergenza Covid, nel 2020 ha gestito la distribuzione degli aiuti economici per i bonus spesa, ha partecipato alla distribuzione dei dispositivi di protezione individuale e ha, di fatto, sostituito sindaco e vicesindaco nel periodo durante il quale i due erano stati contagiati. Allo stesso tempo si è dimostrata meno “prezzemolina” dei suoi colleghi sottraendosi a qualche selfie di troppo. Meglio fare piuttosto che apparire. Anche se negli ultimi mesi è onnipresente, quasi marcasse a uomo il sempre presente Luigi Tarantola. In casa Lega non sembrano esserci altre alternative. Almeno per ora.Luca Degran