Europee, si vota sabato e domenica: sarà possibile esprimere tre preferenze, ma...
La novità c’è ed è tutta nel calendario. Per il rinnovo del Parlamento europeo si voterà sabato 8 e domenica 9 giugno. L’Europa, tra una novità e l’altra, manda in soffitta il lunedì elettorale. Forse è davvero questa l’unica novità significativa di una campagna elettorale che procede stancamente (e noiosamente) verso l’ormai non più rispettato “silenzio elettorale” pronto a scattare alla mezzanotte di sabato. L’ora delle streghe resta un appuntamento per i romantici della politica, in epoca social nessuno si cura più del “silenzio”. Nel grande collegio Nord-Ovest, che raggruppa Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, sono presenti 12 liste che in totale schierano 221 candidati. Un vero incubo per i componenti dei seggi! E proprio i seggi si insedieranno sabato 8, alle 7 e 30. Quindi prenderanno il via le operazioni preliminari, come la timbratura delle schede elettorali e l’accreditamento dei rappresentanti di lista. Poi apriranno ufficialmente alle 15 per un lungo pomeriggio che si concluderà alle 23. Domenica mattina i seggi apriranno i battenti alle 7 e le operazioni si concluderanno alle 23. Sarà quindi la volta dello scrutinio che occuperà ai componenti dei seggi le ore della notte. Ma questi sono affari di presidenti, segretari e scrutatori. agli elettori interessa una domanda sola: come si vota? Ai sensi della legge elettorale europea, tutti i paesi membri devono usare un sistema elettorale proporzionale. Ciò significa che l’assegnazione dei seggi avviene in modo da assicurare alle diverse liste un numero di posti proporzionale ai voti ricevuti. L’Italia usa il voto di preferenza, che dà agli elettori la possibilità di indicare, nell’ambito della medesima lista, da una a tre preferenze, votando, nel caso di due o di tre preferenze, candidati di sesso diverso. Determinato il numero dei seggi spettanti alla lista in ciascuna circoscrizione, sono proclamati eletti i candidati con il maggior numero di voti di preferenza. Non esiste il voto disgiunto, quindi il voto di preferenza va espresso di fianco al simbolo che si è scelto si votare. Non è quindi possibile votare per la “lista A” ed esprimere un voto di preferenza per un candidato della “lista B”. Sarà però possibile esprimere più di un voto di preferenza, addirittura tre! Qualora un elettore dovesse scegliere di assegnare due preferenze, deve assicurarsi che i candidati siano di sesso diverso pena l’annullamento della seconda preferenza.
In casi di tre voti di preferenza, due candidati devono necessariamente essere dello stesso sesso, mentre il terzo voto va espresso ad un candidato di sesso opposto. Complicazioni del voto dovute a garantire la “parità di genere”. Come al solito, per votare è necessario esibire al seggio un documento di riconoscimento valido e la tessera elettorale. E’ vietato introdurre in cabina elettorale telefoni cellulari smartphone e dispositivi in grado di scattare fotografie.