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Tanto tuonò che piovve. Angelo Ciocca lascia l’Europarlamento. Subito dopo lo scrutinio delle scorse europee l’esponente di spicco della Lega pavese aveva il dubbio: 38.740 preferenze potevano non bastare per avere la certezza di un seggio. Ora è una certezza: con quasi 40mila preferenze, Ciocca resta a San Genesio.  L’ormai ex eurodeputato era il quarto  dei più votati della Lega: davanti a lui Roberto Vannacci, Silvia Sardone e Isabella Tovaglieri. Nella circoscrizione nord occidentale la Lega ha fatto scattare tre seggi e il generalissimo Vannacci ha scelto proprio questa circoscrizione per farsi eleggere in Europa sbarrando, di fatto, la strada al pavese. A Livello regionale, Ciocca è terzo nella speciale classifica delle preferenze: qui ha superato la Tovaglieri. In provincia di Pavia, manco a dirlo, è stato il più votato con oltre 12mila preferenze. Anche l’assessore regionale Elena Lucchini con quasi 8mila preferenze ha superato Vannacci. Proprio le preferenze della Lucchini potrebbero risultare determinanti per escludere Ciocca dall’Europa. 
A Mortara Ciocca ha raccolto 300 preferenze spaccate. Nel 2019 ne aveva racimolate 586, ma la lega era al 49%… oggi la Lega in città non arriva al 19%. Insomma, Ciocca ha “tenuto”. Fatica sprecata? Ma no… in politica le stagioni del sole e della pioggia sono rapidamente cangianti. Resta il fatto che lunedì scorso è arrivata la doccia gelata: la “rivoluzione europea” di Angelo Ciocca si ferma qui. Per ora…
Il ringraziamento ai suoi elettori e al partito è arrivato attraverso i social. 
“Grazie alla Lega, a chi l’ha creata, a chi l’ha guidata e a chi la guida. Un ringraziamento speciale va a tutti voi, tantissimi, militanti e sostenitori, che in questi anni mi avete sostenuto e dimostrato grande affetto, credendo insieme a me nelle battaglie e nella possibilità di cambiare le tante cose che non vanno. – così l’ex eurodeputato – Il vostro supporto è stato per me una fonte inesauribile di ispirazione e forza. Alle poche persone che, provano sentimenti meno nobili nei miei confronti, auguro di credere nel lavoro, quello serio e vero e di trovare soddisfazione nei traguardi raggiunti. Anche se non continuerò la mia appassionata attività al Parlamento Europeo, sappiate che non tradirò il vostro sostegno e continuerò quotidianamente le nostre battaglie e a credere nella possibilità di cambiare ciò che non va, per un futuro migliore per tutti noi e per i nostri figli”. Insomma, pugno di ferro in guanto di velluto. 
“Ciocca è stato fatto fuori”, subito è scattato il tam tam nel sottobosco della politica. “Ciocca lavorerà al mio fianco”, si è affrettato a dire Matteo Salvini. E le parole del leader leghista sembrano quasi suffragare il pettegolezzo di chi si dava di gomito sghignazzando. Promoveatur ut amoveatur? Insomma, si tratta di un “ amoveatur” a San Genesio… ma questo è. Le posizioni filo bossiane di Ciocca hanno influenzato la scelta di Salvini? O c’è dell’altro? Intanto Salvini ha promesso il congresso del partito… Angelo Ciocca sarà della partita?