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Non è il solito ruolo di rappresentanza, ma un ruolo attivo. In prima linea. Matteo Grossi è alla guida della consulta per i Comuni e gli enti locali della fondazione Einaudi. L’ufficialità della nomina è arrivata la settimana scorsa, a Roma, presso la sede della fondazione guidata dal presidente Giuseppe Benedetto. 
La “prima linea”, la trincea, è quella dell’istituzione a stretto contatto con i cittadini. Nei municipi sparsi per la Penisola, infatti, gli amministratori locali sono chiamati a fare i conti con i piccoli-grandi problemi dei cittadini. Quelli che vivono sulla propria pelle quotidianamente. 
Matteo Grossi fungerà così da cinghia di trasmissione tra Roma e il territorio, tra i problemi e la loro soluzione. Dovrà inoltre creare una rete a livello nazionale, una rete di sindaci che sappiano dialogare, confrontarsi e condividere le proprie esperienze. 
I problemi e le difficoltà per i sindaci non mancano, ma Matteo Grossi è da anni l’alfiere della battaglia legata ai “figli delle istituzioni”. I Comuni sono spesso costretti a farsi carico dei cosiddetti “figli del sindaco” in base alle decisioni di un determinato tribunale: per il mantenimento dei giovani nella strutture loro dedicate, i municipi sono costretti ad affrontare costi importanti. Spesso insostenibili. E più il Comune è piccolo, più questi costi incidono su bilanci sempre più stiracchiati. 
“Ringrazio il presidente Benedetto e il cda per aver indicato il mio nome per formare una consulta che coordinerò come una missione. – spiega Matteo Grossi – È una nomina che mi lascia libero di parlare ai sindaci d’Italia. Comincerò da dove, per anni, molti politici hanno iniziato per poi fallire. Mi riferisco alla causa che dal 2016 mi vede in prima linea per i minori mantenuti dai Comuni. A metà ottobre inviterò molti sindaci nella sede di via Conciliazione per discutere e trovare una quadra per vincere questa battaglia, che mi sembra infinita”.
Matteo Grossi nel 2019 è diventato membro del Comitato scientifico economico e sociale della fondazione Luigi Einaudi insieme a all’economista Marco Magnani, Elsa Fornero e Dominik Salvatore (consulente della Banca Mondiale) tutti sotto il coordinamento del professor Alessandro De Nicola. Tre anni più tardi è stato nominato referente della Lombardia per la Fondazione. 
Dopo quasi due anni, una nuova sfida lo attende: coordinare la consulta per i Comuni ed enti locali. 
“La Fondazione Luigi Einaudi è lieta di annunciare la nascita di una consulta coordinata da Matteo Grossi, sindaco di Sant’Angelo, il cui obiettivo sarà quello di riunire gli amministratori locali per discutere di autonomia e per contribuire, con proposte e suggerimenti, al dibattito politico. – commenta il presidente Giuseppe Benedetto - Il principio di prossimità ci insegna che gli enti locali più vicini al cittadino sono anche quelli meglio capaci di rispondere alle loro esigenze. Per questa ragione la Fondazione Luigi Einaudi, al fianco del sindaco Grossi, intende dare voce a quella rete di amministratori, troppo spesso inascoltata, che chiede da sempre un’autonomia “in salsa liberale”. Da settembre ci faremo sentire!”. 
La fondazione Luigi Einaudi è il centro di ricerca che promuove la conoscenza e la diffusione del pensiero politico Liberale. È stata costituita nel 1962 da Giovanni Malagodi. Promuove il liberalismo per elaborare risposte originali alla complessità dei problemi contemporanei legati alla globalizzazione e alla rapida evoluzione tecnologica, al fine di favorire le Libertà individuali e la prosperità economica.
Nella prestigiosa fondazione vi sono anche personalità di primo piano: per la giustizia l’avvocato Giandomenico Caiazza (difese Tortora) e il senatore Vincenzo Palumbo, per le politiche internazionali Giulio Terzi di Sant’Agata e Yahya Sergio Yahe Pallavicini, per le politiche ambientali Giorgio Calabrese. Nel cda, oltre al presidente Giuseppe Benedetto e al vice presidente Davide Giacalone, trovano spazio anche Andrea Marcucci e il professor Lorenzo Infantino, mentre il segretario generale è il senatore Andrea Cangini.