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 CILAVEGNA – La frattura della maggioranza finisce al Tar. L’ex vicesindaco Valeria Sacchetti, “silurata” dopo neanche tre mesi dall’inizio del mandato dal primo cittadino Manuel Maggio, ha presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale. 
Chiede di annullare il provvedimento del sindaco e un conseguente risarcimento dei danni di 67mila euro: 57mila sono i mancati guadagni da vicesindaco (circa mille euro al mese) che non incasserà da qui a fine mandato. Gli altri ammontano ai danni non patrimoniali. Dovesse aver ragione, non ritornerebbe comunque nel ruolo di vice, perché la decisione del Tar, giudiziaria, non può interferire col potere esecutivo. Valeria Sacchetti è difesa dall’avvocato Massimiliano Ferrari di Novara. 
“Ritengo – è il commento di Sacchetti, ora consigliere comunale di minoranza in un gruppo misto che comprende solo lei – che il provvedimento del sindaco, oltre che grave sotto il profilo politico, sia anche un atto illegittimo da un punto di vista giuridico. Per questa ragione, a tutela della mia persona, i cui valori etici e morali sono stati fortemente lesi e strumentalizzati dal provvedimento adottato dal sindaco con l’accordo di tutto il gruppo di maggioranza, e dalle conseguenti illazioni e maldicenze che ne sono seguite, ho ritenuto di dare mandato al mio avvocato di proporre ricorso avanti il Tar Lombardia, con richiesta anche di risarcimento dei danni patiti. Il ricorso è stato già notificato al Comune: confido che il giudice amministrativo possa cogliere la strumentalità del provvedimento di revoca adottato dal sindaco, così da annullarlo e disporre il risarcimento dei danni da esso derivanti. Questa vicenda mi ha provocato una forte delusione, personale prima ancora che politica, ma continuerò a svolgere il mio ruolo di consigliere comunale nel miglior modo possibile: lo devo a me stessa ma, soprattutto, ai tanti concittadini che mi hanno dato fiducia con il loro voto”. 
Davide Maggio taglia corto: “Questo gesto – commenta – era già stato preannunciato dal consigliere Sacchetti. L’unica cosa da dire sull’argomento è che sono stati dati gli incarichi ai legali e spetta quindi a loro confrontarsi sulla questione. Il resto è solo un mero tentativo di spettacolarizzazione che nulla aggiunge alla vita dei nostri cittadini ed alla quale, pertanto, non ci presteremo”.

Davide Maniaci