Edizione speciale per «l'Alfiere robbiese»: la benemerenza si fa addirittura in tre con la Pro loco
ROBBIO - Una testa perfettamente sferica e lucida poggia su un corpo marmoreo, che con tenacia e sforzo tiene alta la bandiera degli ideali, dei sogni.
Questa può sembrare forse una rappresentazione di un qualche quadro patriottico, ma non è nient’altro che la descrizione del premio più ambito della città di Robbio, l’«Alfiere Robbiese», che verrà consegnato il 5 ottobre presso la chiesa di San Valeriano alle 21.
Creato nella sua composizione da Livia Balossini, l’«Alfiere robbiese» viene consegnato ai cittadini dalla Pro Loco dal 2002 a coloro che si sono distinti in un determinato campo d’attività. Un premio questo che viene vissuto con grande orgoglio ed interesse da tutta la cittadinanza, come spiega anche Giuliana Baldin, presidente di Pro Loco Robbio.
“Certamente non è altro che una benemerenza cittadina, ma per noi non vale meno dell’«Ambrogino d’Oro». La testa in metallo del premio è difatti lucida perché, rappresentando quella del proclamato alfiere, dovrebbe specchiare e rispecchiare coloro che la guardano, nonché la comunità”.
Trattando invece specificatamente della serata del 5 ottobre, Giuliana Baldin spiega che “verranno consegnati ben tre «Alfieri robbiesi», la cui realizzazione marmorea è dovuta all’azienda «K Marmi» e quella in metallo a Marco Gardino, entrambi veramente generosi da donarci gratuitamente il frutto del loro lavoro. Un numero di premi che può sembrare alto, soprattutto se consegnato annualmente nella stessa misura, ma ciò è dovuto al fatto che il numero di cittadini che lo meritano sono davvero parecchi. Stiamo da tempo stilando anche una lista di tutti i meritevoli, affinché non ce ne scappi nessuno. - spiega scherzando Giuliana Baldin - L’evento non sarà caratterizzato solo dalle premiazioni, ma alternatamente a queste ci saranno anche dei ricchi momenti musicali ad allietare la serata, garantiti da Alberto Morbelli, Claudio e Giancarlo Farassino, e sarà inoltre presente un’importante sorpresa”.
Matteo Crippa