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MEDE – Coprono diciotto Comuni della zona, tantissimi. 
Un territorio esteso, e il valore del loro lavoro è ancora più apprezzabile se si considera che sono tutti volontari. 
Non a caso anche il Tg3 si è «scomodato» per dedicare un servizio al distaccamento dei Vigili del fuoco di Mede, che come gli altri in tutta Italia ha festeggiato sabato santa Barbara, la patrona, nel distaccamento di via Regina Cassolo con la messa di don Roberto Romani, il cappellano dei pompieri. 
Alex Morandi, capodistaccamento, ha fornito i dati del 2024. Alla cerimonia oltre a lui erano presenti anche il sindaco Giorgio Guardamagna e Gianluca Galli, presidente dell’associazione «115 Amici dei pompieri Lomellina Sud» che sostiene attivamente il distaccamento.
Mede, il centro più grosso, è al primo posto in classifica con trentatré interventi. Poi ventotto a Sannazzaro, quindici a Lomello e Sartirana, quattordici a Pieve del Cairo, undici a Frascarolo e Mezzana Bigli, dieci a Suardi, sette a Ferrera, Valle, Torre Beretti e Castellaro, quattro a Breme e Gambarana, uno a Velezzo e Villa Biscossi, nessuno a Semiana. 
Se ne aggiungono addirittura sessantuno fuori dal territorio, per un totale di 229. I pericoli più frequenti riguardano gli incendi generici (quarantasette, con anche quattordici di vegetazione), seguiti dai trentasei soccorsi alle persone (più 8 agli animali) e dai ventisei alberi o pali pericolanti. Poi 19 incidenti stradali, 8 aperture di porte e finestre, 16 servizi di assistenza, 6 dissesti statici, sei bonifiche da insetti, quattro fughe di gas, tre ricerche di persona e undici ascensori bloccati, oltre a 25 genericamente classificati come “vari”. 
“Nei primi mesi dell’anno – ha aggiunto Alex Morandi – è divenuta operativa l’autobotte, ultimo acquisto della nostra onlus, la 115. Hanno ricevuto la croce per i quindici anni di servizio due vigili del fuoco, Paolo Gonzani e Alex Carrieri. Il 28 novembre hanno superato l’esame finale per diventare capi squadra volontari Davide Canepari e Alberto Pini. Il distaccamento conta tredici unità operative”.

Davide Maniaci