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La lettera è indirizzata al sindaco Ettore Gerosa e a Emanuela Navoni, presidente della Fondazione. In calce le firme di una decina tra i parenti degli ospiti della casa di riposo Alceste Cortellona. Tra le righe, invece, la denuncia di un calo di qualità di alcuni servizi. Qualcosa non va anche nei servizi quotidiani e di routine.
“Non vogliamo sottolineare grandi mancanze strutturali  – si legge nella missiva – ma la richiesta è di una maggiore attenzione verso l’ospite nello svolgimento delle azioni quotidiane, a volte anche le più semplici, ma per loro indispensabili. Una più attenta e stretta collaborazione con il personale preposto dovrebbe significare, sicuramente, il doveroso e atteso miglioramento”.
La missiva da alcuni parenti degli ospiti non è uno “schiaffo” ai vertici del Cortellona,  ma vuole essere una mano tesa. Lo dimostra il seguito della lettera.
“Siamo disponibili per un supporto diretto e costruttivo, le nostre motivazioni sono e vogliono continuare ad essere positive. Teniamo a sottolineare che la nostra richiesta di confronto si dissocia da qualsiasi forma di confronto politico. La struttura deve essere un luogo sereno per tutti: ospiti e personale, che sia dipendente o incaricato”. Nei prossimi giorni il sindaco Ettore Gerosa, facendo seguito alla lettera, incontrerà una rappresentanza dei parenti degli ospiti del Cortellona.