Login / Abbonati

MORTARA - Dopo quarant’anni di attività chiude Zandi Fiori. Il commercio mortarese perde una vera e propria istituzione: Zandi, a Mortara, è stato “il nome” dei fiori per tutti questi anni. Dalla prima sede in via Bressa fino a quella “storica”, dai primissimi anni Novanta, in via del Cannone. 
Il marchio Zandi è indissolubilmente legato alla figura di Ferruccio ed è proprio lui, il gigante buono del commercio mortarese, a dire basta. È arrivato il momento in cui deve pensare a sé, alla sua salute. Una scelta sofferta, fatta con un egoismo “imposto” dalle contingenze. Già perché la parola egoismo non ha mai trovato spazio nel vocabolario di Ferruccio Zandi. 
Commerciante vecchio stile, Ferruccio Zandi ha sempre interpretato il suo ruolo anche con spirito di servizio verso la città: dal suo ruolo in Ascom e nel Comitato sagra, passando per gli splendidi allestimenti floreali in piazza del municipio e attorno alla fontana della stazione, fino alle corse dell’ultimo minuto quando mancava un dettaglio proprio mentre stavano per accendersi i riflettori sulla città e sulla sua manifestazione più importante: suonava il telefono e Ferruccio Zandi… correva a risolvere i guai. Con la classe e con il buon gusto che l’hanno sempre contraddistinto. 
Il mestiere del fiorista forse un po’ lo si può imparare, ma lui l’ha sempre avuto dentro. Così è iniziata la quarantennale avventura di una impresa famigliare che è diventata, per Mortara, una vera e propria istituzione. Accanto a Ferruccio papà Vincenzo e la mamma Mariuccia Carrera oltre alla cara sorella Michela, strappata troppo presto a questa vita. La forza di Ferruccio Zandi è stata anche quella di saper fare i conti con le sfortune che la vita gli ha messo davanti.
“Ho iniziato questa attività con il grande sostegno della mia famiglia – ricorda Ferruccio Zandi – e, nei primi anni di attività, ho partecipato anche a diverse gare floreali a Sanremo. Ma c’è un altro sostegno che voglio ricordare ed è quello dei mortaresi, la felicità dei clienti è sempre stata la nostra più grande soddisfazione. In quegli anni arrivavamo a fare quaranta matrimoni all’anno, poi ovviamente c’erano gli altri appuntamenti fissi del calendario: San Valentino, la festa della donna a marzo, la festa della mamma, le festività natalizie e quello che forse è il momento più importante per chi svolge l’attività di fiorista, vale a dire Ognissanti e la commemorazione dei Defunti”. 
Il fiorista deve riuscire ad entrare un po’ anche nella testa dei clienti, interpretare e realizzare anche le richieste più strane. Deve, in buona sostanza, realizzare delle emozioni. Ed è quello che Ferruccio Zandi ha saputo fare con tenacia, passione e professionalità. 
Apprezzato dai clienti e dai colleghi esercenti, Zandi è stato una colonna del Comitato sagra e dell’Ascom, arrivando a ricoprire l’incarico di vicepresidente. “L’ho fatto per tanti anni – sorride – ma la politica non fa per me…”. È un pensiero che in questi anni ha ripetuto più e più volte, ma le sue doti di mediatore gli hanno fatto guadagnare la fiducia dei colleghi. Uomo di poche parole, ha sempre preferito dare l’esempio.
E ora, dopo un migliaio (abbondante) di matrimoni, si ferma per pensare un po’ a sé. “Voglio ringraziare di cuore Mortara e i mortaresi, tutti i miei clienti. – aggiunge Ferruccio Zandi – Tutte quelle persone che in quarant’anni si sono avvicinate a Zandi Fiori e hanno saputo apprezzare il nostro lavoro. E, ovviamente, un grande “grazie” va a tutti i collaboratori che mi hanno affiancato in questi anni”. 
Anche il giornale di Mortara vuole dire un sincero “grazie”: ringraziamo di cuore Ferruccio Zandi per quello che ha fatto e per come lo ha fatto. Un commerciante forse di poche parole, ma dal cuore grande. 
Grazie, Ferruccio!