Mortara: i “Rospi” saltano in auditorium con lo spettacolo di cabaret “Non suono perché ho le chiavi”
MORTARA - I «Rospi»… sono tornati. E sono animali da palcoscenico! L’appuntamento con il cabaret d’autore dei «Rospi» è fissato per sabato 18 maggio, a partire dalle 21 presso l’auditorium di viale Dante.
Lo spettacolo, che si intitola «Non suono perché ho le chiavi», è stato preceduto da un incontro tra l’assessore alla Cultura Piera Angela Salsa e Antonio Benetto dei «Rospi» andato in scena venerdì scorso presso il Civico17.
“Sono felicissima – commenta l’assessore alla Cultura Piera Angela Salsa - di proporre questo spettacolo nell’ambito della programmazione della stagione teatrale dell’auditorium «Città di Mortara».
E’ uno spettacolo intelligente, basato sull’ironia e che lascia fuori dalla porta i facili tormentoni. Insomma, non è una comicità di bassa lega come quella che molte volte viene propinata in televisione”. Una premessa che ha fatto anche da assist per Antonio Benetto.
“Si tratta di uno spettacolo trasversale, – spiega l’attore Antonio Benetto dei «Rospi» - che raccoglie un palinsesto ampio e variegato, ma che nel tempo è stato aggiornato, modificato e arricchito nell’arco di trent’anni di attività. In altre parole potremmo mettere in scena una sequenza di battute talmente voluminosa in termini numerici da restare sul palco per una settimana intera. Ovviamente abbiamo preso tutto quello che è effettivamente teatrale. Anche perché il teatro ha delle dinamiche, mentre il cabaret delle altre. Il teatro ti mette in condizione di pensare, ha tempi più dilatati rispetto al club, e ciò lascia più spazio allo spettatore per riflettere e partecipare anche con la mente”.
Il compagno di lavoro storico, Beppe Sampietro, è per Antonio Benetto come un fratello acquisito. Hanno condiviso i successi nella trasmissione della sportiva «Guida al Campionato», hanno partecipato a «Zelig», vero tempio artistico della comicità italiana. Ma, prima di arrivare al piccolo schermo, i «Rospi» sono stati protagonisti di innumerevoli esibizioni nei club, nei locali e nei teatri.
Una palestra della comicità e della teatralità che ha reso i «Rospi» animali da palcoscenico.