Mortara, spogliatoi «in scatola» per dare fiato al campo sportivo, pronti per la nuova stagione sportiva
MORTARA - Il termine tecnico è: “prefabbricato modulare per lo sport”. Nella sostanza è un container che farà la sua comparsa presso lo stadio comunale prima dell’inizio della nuova stagione calcistica. In questo modo la casa del calcio non diventerà certo lo stadio dei sogni, ma almeno sarà risolto il problema delle docce e degli esigui spazi per gli spogliatoi. Insomma, per la doccia post-partita… tutti nel prefabbricato modulare. È questa la soluzione condivisa tra Comune e AsMortara, gestore degli impianti sportivi, per trovare un rimedio alla criticità degli spazzi. In particolare a quelli che non ci sono.
Lo stadio comunale è stato riqualificato nel 2022. Eppure i difetti non mancano. Soprattutto quando si pensa agli spogliatoi. L’utenza arriva, tra le varie categorie, a oltre 250 ragazzi che si alternano nell’uso di campo e, soprattutto, degli spogliatoi.
Ed è qui che si crea l’ingorgo. Poche docce e tanti sportivi che ne hanno bisogno. Evidentemente i due spogliatoi presenti non bastano. Per trovare la soluzione migliore si sono confrontati il presidente di AsMortara, Fabio Farina, e gli assessori Laura Gardella (lavori pubblici) e Michele Mazzitello (delega allo sport) e i tecnici comunali e dell’azienda. “È certamente necessario ampliare gli spazi dedicati agli spogliatoi, – spiega l’assessore allo sport Michele Mazzitello – e quella dei prefabbricati è la soluzione più rapida da percorrere. Le strutture saranno disponibili in tempo per il fischio d’inizio della nuova stagione.
Oltre agli spogliatoi per la squadra di casa e quella ospite, al centro ci sarà anche un locale adibito a magazzino utile al ricovero delle attrezzature usate dalle società sportive. Ritengo che questo investimento sia indispensabile per dare un servizio migliore ai numerosi utenti che giornalmente utilizzano l’impianto”.
L’investimento è di circa 90mila euro, tuttavia il municipio non sborserà la somma “sull’unghia”. La somma sarà spalmata nel tempo, fino al 2029, all’interno del canone versato al AsMortara, azienda che al momento è anche gestore dell’impianti.
l.d.