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La giunta comunale ha approvo le variazione di bilancio e attende, per il 26 giugno anche il parere positivo dei revisori dei conti. Intanto, però, i conti tornano. Anche grazie alle maggiori entrate previste nel capitolo riguardante l’addizionale Irpef. Il gettito passa da un milione e 450mila euro a un milione e 550mila euro. 
“Essendo il primo anno che affrontiamo con in vigore le nuove tariffe dell’addizionale Irpef – spiega l’assessore alle finanze Renato Ferraris – avevamo inizialmente fatto una stima molto prudente. Ora, giunti a metà anno, possiamo adeguare la somma in entrata  con un aumento di gettito di 100mila euro. Il nuovo importo è certamente più realistico e conforme all’importo che andremo ad incassare. Si tratta della variazione più significativa, ma ce ne sono anche molte altre di minore entità che, nel complesso, concorrono a far quadrare il bilancio”. Ma la somma che balza subito all’occhio è quella del milione e 759mila euro in entrata per eseguire la rimozione dei rifiuti dall’area Berté. 
 “La somma – spiega l’assessore - ci è stata concessa da Regione Lombardia e rappresenta il finanziamento del primo lotto dei lavori per l a rimozione dei rifiuti accatastati nell’area di via Fermi”. L’obiettivo del Comune è quello di avviare la prima parte dei lavori  per il mese di novembre. È solo l’inizio. L’opera completa è stata suddivisa in tre lotti da quasi 2 milioni di euro ciascuno. Sarà un intervento lungo e complesso per i quale serviranno, complessivamente, sei milioni di euro erogati dalla Regione. La maxi spesa servirà a sostenere i costi della sola rimozione e dello smaltimento di tutti i rifiuti nell’ex impianto dato alle fiamme in modo doloso nel 2007. “Sarà un intervento lungo e complesso – aveva recentemente spiegato anche il sindaco Ettore Gerosa – ma speriamo di poter dare il via il lavori prima della fine dell’anno”. La rimozione dei rifiuti avverrà in tre tempi. Tuttavia non è detto che si tratti di tre anni consecutivi. Insomma, ci potrebbero volere anche diversi anni per portare a termine la completa rimozione dei rifiuti. 
Solo successivamente sarà possibile compiere delle valutazione sul terreno. Al momento non è possibile sapere se c’è stato del percolato e se l’area necessita anche di una bonifica ambientale. E resta un altro interrogativo. Una volta bonificata a spese della regione (cioè dei cittadini) che ne sarà dell’area. Al momento il bene è nelle mani del curatore fallimentare. Ma sarebbe una beffa se un’area bonificata con i soldi dei contribuenti venisse acquistata per pochi spiccioli da un privato.

l.d.