Roberto Scolaro: arriva di corsa il «prof di ferro» che si giocherà il mondiale di mezzo Ironman
MORTARA - Una passione di ferro per il triathlon, un esempio vivente di dedizione e passione. Oltre al suo impegno nell’insegnamento, Roberto Scolaro, docente referente delle attività motorie presso l’istituto di istruzione superiore Angelo Omodeo di Mortara, coltiva da 12 anni una grande passione: il triathlon. Questo sport multidisciplinare, che comprende nuoto, ciclismo e corsa, rappresenta una sfida estrema sia fisicamente che mentalmente, con competizioni che vanno dalle cinque alle dodici ore di sforzo ininterrotto. Scolaro si è già cimentato in competizioni di triathlon in tutta Europa, tra cui Francia, Svizzera, Germania, Spagna, Austria e, naturalmente, Italia. Le sue discipline preferite sono il 70.3, noto anche come “mezzo Ironman”, e l’Ironman completo. Le distanze di queste gare non lasciano spazio a compromessi: il 70.3 prevede 1,9 km di nuoto, 90 km di ciclismo e 21 km di corsa, mentre l’Ironman completo raddoppia lo sforzo con 3,8 km di nuoto, 180 km in bicicletta e una maratona di 42 km di corsa. “Non è semplice conciliare le tre discipline – afferma Scolaro – ma la passione e la volontà sono determinanti in un’attività di endurance come questa”. Nelle gare di triathlon, il tempo non si ferma mai: si parte sempre con la frazione di nuoto, seguita dal ciclismo e dalla corsa, senza interruzioni. Ogni secondo è prezioso, e la classifica finale dipende dal tempo complessivo accumulato fino all’attraversamento del traguardo. Attualmente, Scolaro gareggia come age group nella fascia d’età 40-45, un segmento altamente competitivo che vede partecipare atleti di ogni livello provenienti da tutto il mondo. Il suo palmares sportivo è impressionante: ha completato sette Ironman e otto 70.3, con un importante traguardo raggiunto di recente. Durante la gara di giugno a Cagnes sur Mer, in Francia, ha ottenuto un settimo posto che gli ha permesso di qualificarsi per il Campionato del Mondo di mezza distanza, che si terrà a Samorin, in Slovacchia, a maggio del 2025. “Non sarà facile, perché ci saranno i migliori – commenta Roberto Scolaro – ma la soddisfazione di essere lì dopo tutti questi anni è veramente enorme”. Il triathlon, soprattutto sulle lunghe distanze, richiede allenamenti estenuanti e una ferrea disciplina, ma l’ambizione di migliorarsi costantemente spinge Scolaro a non fermarsi mai. “Mi alleno per raggiungere obiettivi che mi sono prefissato – aggiunge con un pizzico di umiltà – vedremo cosa succederà in futuro e se avrò ancora le forze per continuare a migliorare”. Roberto attribuisce gran parte del suo successo al supporto della sua squadra, la Tri Peak di Lecco, e del suo coach Claudio Oriana, che lo guida con preziosi consigli durante le sessioni di allenamento. “Un ringraziamento speciale – conclude – va anche ai miei compagni di allenamento lomellini, Andrea, Davide, Daniele e Mario, con cui ho condiviso innumerevoli momenti di fatica e vittorie sui vari circuiti di gara. Infine, non dimentico di ringraziare chi mi sta accanto nella vita quotidiana, sostenendomi in una passione tanto impegnativa quanto gratificante”.
Per Roberto Scolaro, il triathlon non è solo una disciplina sportiva, ma un modo di vivere che incarna dedizione, sacrificio e la continua ricerca del miglioramento personale.
E mentre il traguardo del mondiale in Slovacchia si avvicina, non resta che augurargli il meglio per le sfide future, certi che, qualunque siano i risultati, l’impegno e la passione che ha sempre dimostrato lo porteranno lontano.
Massimiliano Farrell