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L’energia del futuro è quella solare, ma adesso la sola alta tensione è unicamente quella tra amministrazione e opposizione. Infatti il consigliere di minoranza Giuseppe Abbà dice “niet” alla realizzazione di un campo fotovoltaico a terra nel comune di Mortara. L’installazione del grande impianto fotovoltaico sarà realizzata nelle vicinanze del Polo Logistico a cura di una società con sede a Roma (la B.F. Energy s.r.l.). Il progetto è imponente. Il dibattito sul tema, invece, praticamente inesistente. Però Giuseppe Abbà non ci sta ed è pronto a rompere il silenzio. E, se necessario, anche “le scatole” su un tema ambientale così delicato. “Stiamo parlando di una superficie enorme – puntualizza l’esponente del partito della Rifondazione Comunista – e, pertanto, ci sarà un altrettanto enorme consumo di suolo. L’area prevista è di ben 167mila e 200 metri quadri. Per dare una dimensione: equivalente a 24 campi di calcio più un altro mezzo campo! Mettiamo subito in chiaro un aspetto importante. Sono assolutamente favorevole alla produzione di energia non ricavata da combustibili fossili, su questo punto non ci devono essere fraintendimenti. Allo stesso tempo resto fermamente contrario al consumo di suolo previsto nel progetto. Sarebbe più utile l’utilizzo della superficie dei tetti delle aree dismesse o di altri edifici”. Secondo l’opposizione L’installazione di pannelli fotovoltaici a terra presenta vari svantaggi che possono influire sull’ambiente, sull’economia e sulla comunità locale. Oltre al consumo di suolo la copertura del terreno con pannelli può influire negativamente sulla stabilità del suolo, portando all’erosione. Inoltre i detrattori di questo sistema sottolineano anche come la costruzione e la manutenzione dei campi fotovoltaici possono disturbare la flora e la fauna locali. Argomentazioni Opinabili? Forse, ma a mancare è stato proprio il dibattito. “Progetti di tale portata – insiste Giuseppe Abbà - hanno bisogno di un dibattito pubblico, quantomeno nel consiglio comunale, mentre la giunta ha deciso di dare parere favorevole in solitudine”. Così l’interpellanza chiede di dare parere contrario al progetto nella conferenza dei servizi prevista in provincia. “Nel contempo, per favorire lo sviluppo di energie alternative, - conclude Abbà - l’amministrazione comunale potrebbe produrre uno studio sulle aree dismesse (i cui tetti potrebbero essere utilizzati per il fotovoltaico) e anche su alcuni corsi d’acqua transitanti sul territorio dove potrebbero essere installate turbine”.

l.d.