La Provincia si è dimenticata di Mortara: all’Omodeo cantieri nel caos e promesse non mantenute
MORTARA - Un cantiere abbandonato. Ma soprattutto uno spazio inutilizzabile. È l’auditorium dell’istituto “Angelo Omodeo”. Quello spazio che ha sempre rappresentato un’importante risorsa per l’istituto scolastico mortarese, oggi è l’emblema di quanto può essere lontana Mortara da Pavia. O meglio, di quanto la Provincia può essere lontana dalle reali esigenze di una delle scuole più importanti di tutto il territorio lomellino. I lavori erano stati assegnati dall’amministrazione provinciale alla fine del 2021 e praticamente tre anni dopo è tutto fermo. Quello che doveva essere un ammodernamento, con annessa messa a norma degli spazi, è diventato il “duomo di Milano”. Un cantiere infinito. E per di più abbandonato! Nel caos dell’auditorium c’è di tutto, persino un pezzo di pane sfuggito alla fame degli operai che hanno lavorato nel cantiere. In quello che sembra uno scenario vandalizzato non fanno nemmeno impressione le viti buttate qua e là sul pavimento, o i calcinacci e i pezzi di cartongesso abbandonati a terra. E nemmeno le tracce di vernice un po’ ovunque. La struttura all’interno dell’Omodeo è stata dotata di un nuovo e più efficiente impianto di illuminazione, poi si è passati a quello di riscaldamento: tubi per il riciclo dell’aria e termoconvettori. L’installazione dei termoconvettori è avvenuta in maniera estremamente originale, per usare un eufemismo: i terminali dell’impianto sono stati installati dietro una parete di cartongesso e l’uscita dell’aria calda dovrebbe avvenire attraverso grate (non ancora installate) posizionate sulla parete stessa. La scelta, è evidente, fa a pugni con il buonsenso. In caso di manutenzione per il malfunzionamento di uno di questi termoconvettori come si dovrebbe procedere? Semplice: tagliando il cartongesso e andando ad intervenire sul terminale. Una soluzione per nulla impattante ed estremamente pratica! Ma non è tutto. La nuova pavimentazione è immediatamente stata trivellata da un trapano distratto. Resta da capire se era sbagliato il progetto o se ha sbagliato la mano impietosa che ha forato le piastrelle, ma i fori sul pavimento non corrispondevano a quelle delle sedute da fissare sui gradoni. “Abbiamo più volte segnalato questa situazione, tanto da interessare anche il sindaco di Mortara seppur questo edificio non è di competenza comunale, ma non è stato risolto nulla e il cantiere è abbandonato praticamente dalla scorsa estate. – commenta la dirigente scolastica Stefania Pigorini – Appare evidente che tutto questo rappresenta un problema per la nostra scuola: questo spazio inutilizzabile ci costringe traferire certe attività presso l’auditorium di viale Dante o al teatro Angelicum, approfittando sempre della collaborazione del Comune o della parrocchia”. L’inevitabile trasferta di studenti e docenti presso strutture esterne rappresenta, oltre che un disagio, anche una discreta perdita di tempo. L’unico spazio in grado di accogliere un buon numero di persone, un’ottantina circa, all’interno dell’istituto di strada Pavese resta l’aula di Fisica. Ma anche questa aula inizia a mostrare i segno del tempo e qualche seduta evidenzia problemi di stabilità. Sorte ben peggiore per l’aula di Scienze: la Provincia aveva garantito l’ammodernamento di questi spazi grazie alla compartecipazione dell’istituto stesso. Così la scuola ha adempiuto ai suoi impegni acquistando gli arredi. Arredi che restano accatastati nei magazzini dell’istituto perché la Provincia non ha mai avviato i lavori concordati. E qui il danno è doppio perché la scuola, oltre a non aver ottenuto quanto promesso, si è trovata ad impegnare dei quattrini per acquistare arredi inutilizzati. L’ultimo e più recente guaio dell’Omodeo è quello della caldaia. Durante lo scorso inverno proprio la caldaia finì “in blocco” per colpa di un allagamento. Da allora un’ala della sede centrale resta al freddo. Un disagio per chi lavora in segreteria e per quanti si trovano a frequentare poche aule e alcuni laboratori. Insomma, la Provincia non è rimandata a settembre… è proprio bocciata!