BUSTO ARSIZIO - Le frecce, per il momento, possono continuare a scoccare. Il tiro con l’arco, per quanto favorisca lo sviluppo dei legami sociali, le amicizie e in generale l’empatia tra atleti, resta e resterà uno sport individuale. Arco e frecce vengono maneggiate esclusivamente dal proprietario, il rischio di diffusione del virus è minimo. In più, inoltre, tutti gli attrezzi del mestiere vengono costantemente igienizzati dopo ogni sessione di tiro. Vietare la pratica indoor, per una mera distinzione tra attività all’aperto e al chiuso, è uno dei tanti punti oscuri, o forse meglio dire incomprensibili, dell’ultimo Dpcm in ordine di tempo (visto l’andazzo siamo costretti a fare esplicitamente riferimento a quello del 24 ottobre, in vigore da lunedì 26 e, al momento di andare in stampa, attualmente il più recente emanato, ma non escludiamo che nottetempo a giornale in macchina il premier Conte possa aver emanato una “grida nuova”, più fresca). Ma tanté. Intanto la scorsa domenica, a Busto Arsizio con l’organizzazione degli Arcieri Minerva di Pavia, i cilavegnesi della compagnia lomellina Telemachos hanno disputato la gara indoor con bersagli a 18 metri di distanza. I risultati di rango arrivano grazie a Alice Piran (nella foto a destra), prima alla sua prima gara nella specialità arco compound, categoria Allieve, con 538 punti e grazie alla squadra di arco olimpico Senior composta da Stefano Sasso, Roberto Aldrigo e Matteo Consiglieri (a sinistra), prima con 1509 punti totalizzati grazie alla somma dei risultati individuali. Nello specifico, l’ottavo posto si Sasso con 514 punti, il 13esimo di Aldrigo con 499, il 14esimo di Consiglieri con 495, cui si aggiunge il 20esimo di Giuseppe Burgio con 392 punti alla sua prima gara.Riccardo Care