ROBBIO – Gian Marco Corsico era un gioielliere. Sicuramente gli farebbe piacere sapere che è stata istituita una borsa di studio in sua memoria, e sarebbe ancora più contento se scoprisse che chi l’ha istituita, il Rotary Club Lomellina, prenderà contatti con l’istituto d’arte Benvenuto Cellini, scuola superiore di Valenza dove lo stesso Corsico si diplomò. Il direttivo del club Lomellina ha deliberato nell’ultimo consiglio che il valore del premio ammonta a 500 euro. Una cifra che potrebbe anche aumentare: alcuni cari amici di Corsico hanno preso contatti con il club Rotary presieduto da Antonio Pappalardo per aggiungere un contributo. Nelle prossime settimane verrà lanciato il bando che specificherà i criteri coi quali un allievo del Cellini potrà aggiudicarsi la cifra. Gian Marco Corsico (nella foto), robbiese, è scomparso il 18 marzo all’età di 80 anni, stroncato dal Covid. L’ultimo saluto gli era stato dato l’indomani proprio a Robbio, nella chiesa di Santo Stefano. Anche lui era socio del Rotary Club Lomellina, e ne è stato presidente in passato. “Nel 1966 – lo ricordano i figli Milena e Paolo, che ne hanno proseguito l’attività di famiglia – lui e la moglie Bice Calciolari sono arrivati a Vigevano, aprendo la gioielleria in piazza Ducale. Abitavamo sotto la torre del Bramante. Per lui la piazza era tutto: anche quando ci eravamo trasferiti, non rinunciava mai alla sua passeggiatina, a parlare con le persone”. La gioielleria Corsico si è spostata nel 2015 di pochi passi, dal numero 22 all’8. L’imprenditore è stato per parecchi anni presidente del Golf Club vigevanese, sua grande passione insieme al bridge. Dalla sua vetrina nel salotto buono vigevanese ha visto nei decenni la città e la società che mutavano.Gabriele Tocchi