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CILAVEGNA – La parola d’ordine è promozione. Con questo obiettivo è nata l’Apac, Associazione produttori asparagi cilavegnesi. Cinque produttori si sono associati ed hanno deciso di valorizzare il prodotto tipico di Cilavegna griffato De.Co. Una novità che è destinata a scuotere l’ambiente cilavegnese e che rappresenta, di fatto, il superamento del Conpac, Consorzio produttori asparagi Cilavegna. La nuova associazione è presieduta da Paolo Banfi, il tesoriere è Enrico Falzoni e nel direttivo siedono Luigi Grassi, Luciano Ballottori e Cipriano Rosselli. Segretario dell’Apac è l’ex sindaco e attuale vicesindaco Giuseppe Colli. E proprio l’ex primo cittadino cilavegnese sottolinea l’importanza di questa “nascita”: “L’associazione non farà attività commerciale, ma avrà il compito esclusivo di pensare alla promozione del prodotto. – chiarisce Giuseppe Colli (nella foto) – Per Cilavegna si tratta di una novità storica: questo è il momento in cui viene superato un modello che è durato quarant’anni, quello del consorzio”. Già negli anni Sessanta esistevano asparagicoltori raggruppati nella cooperativa CLEC, che diedero vita alle prime sagre dell’asparago. Poi, grazie alla tenacia del professor Roberto Rampi, presidente della Pro loco, alcuni proprietari di piccoli appezzamenti di terreno convertirono i loro pioppeti in spazi dedicati alla coltivazione dell’asparago. Così, dopo aver consultato la Camera di Commercio e l’Amministrazione provinciale, Roberto Rampi con la collaborazione dell’ingegnere Giovanni Massara, proveniente da una famiglia di esperti coltivatori, il 21 marzo 1987 indisse una riunione presso la sala consiliare del Comune, con tutti i produttori del momento. Venti persone diedero la propria adesione e alla presenza di un notaio firmarono l’atto costitutivo: nacque così il Conpac.Il 2020 ha segnato uno spartiacque per moltissime attività, consorzio compreso: i produttori, che detengono il marchio De.Co., hanno venduto singolarmente gli asparagi pur senza la tradizionale sagra di inizio maggio. Ma secondo alcuni, già da qualche anno il consorzio aveva iniziato a zoppicare: alcune idee commerciali, come gli asparagi venduti in agrodolce, non avevano trovato particolare riscontro tra i gusti dei consumatori. Così oggi cinque produttori decidono di camminare con le proprie gambe, seppur in una forma associata che sappia guardare al futuro superando i limiti del Conpac. “Il consorzio vuole andare avanti? – prosegue Giuseppe Colli, segretario dell’Apac – Benissimo, noi dell’Associazione produttori asparagi cilavegnesi promuoviamo la coltura e la cultura dell’asparago rosa. Esclusivamente rosa”. Intanto la produzione 2021, grazie al caldo degli scorsi giorni, è già iniziata e i cinque produttori dell’Apac vendono i mazzi di asparagi con la nuova fascetta che riporta il logo della nuova associazione. La stagione dell’asparago rosa di Cilavegna proseguirà fino a metà maggio. Per il futuro i vertici della nuova associazione non escludono di poter collaborare attivamente con la Pro loco e con il Comune nell’organizzazione della sagra dell’asparago che potrebbe riprendere nel 2022 dopo due anni di stop forzato imposto dal Covid