Il verde “scappa” e il Comune di Sant'Angelo non fa prigionieri: sanzioni!
SANT’ANGELO – Amici sì, ma la multa la paghi. Non è la contea di Hazzard, ma Sant’Angelo, dove gli amici del sindaco danno vita a simpatici siparietti on-line, proprio con il primo cittadino, per contestare le multe.
E l’amico in questione è Filippo Panseca, famoso per aver ideato le scenografie dei congressi del Partito Socialista tra cui la celeberrima piramide craxiana. “Una piacevole videochiamata in cui ho invidiato il mio amico Filippo che si stava riposando sull’isola di Pantelleria, mentre io guardavo la pioggia dalla finestra. – racconta il sindaco Matteo Grossi – In una ventina di minuti ci siamo raccontati un pò di cose, abbiamo parlato di politica e di piatti siciliani, mi ha fatto piacere sentirlo ma la videochiamata me l’aspettavo e infatti siamo finiti a parlare di multe. Ogni anno gli “scappa” il verde fuori dai muri che circondano la sua storica villa e ogni hanno viene sanzionato dalla Polizia Locale”. Circa una decina di sanzioni sono partite dal palazzo comunale di Sant’Angelo Lomellina verso i cittadini che non hanno rispettato l’art. 29 del Codice della Strada “Piantagioni e siepi”. Al primo punto si legge: “I proprietari confinanti hanno l’obbligo di mantenere le siepi in modo da non restringere o danneggiare la strada o l’autostrada e di tagliare i rami delle piante che si protendono oltre il confine stradale e che nascondono la segnaletica o che ne compromettono comunque la leggibilità dalla distanza e dalla angolazione necessarie”.
Insomma: il verde è bello, ma rischia di costare un po’ caro… circa 130 euro. “Dal primo giorno del mio mandato cerco di trattare i cittadini tutti in egual modo, non ho preferenze e faccio di tutto per non creare precedenti. Le multe le prendo pure io e come tutti le pago. – spiega il sindaco – A maggio abbiamo mandato una lettera ai cittadini avvisandoli che qualora non avessero messo mano al verde privato che si affacciava sulle vie o sulle strade pubbliche sarebbero stati sanzionati. A fine settembre tutto era come prima, anzi peggio. E abbiamo applicato la legge. Oltre a ciò, ho ricevuto anche una lettera firmata dai cittadini in cui si lamentavano di alcuni vicini che non avevano ottemperato alla disinfestazione della processionaria e quindi avevano le case invase di insetti. Credo che il rispetto verso i vicini chieda anche la cura del proprio verde. In altre vie le auto venivano parcheggiate pressoché in mezzo alla strada perché le siepi restringevano la via e coprivano i cartelli stradali. Ho ringraziato l’amico Panseca perché ogni anno mi ricorda che in paese viene applicata la legge, anche agli amici”. Anche le banche, che sono proprietarie di case e terreni abbandonati, sono state multate.